Valentina Caruso è una giornalista di Sky Sport e conduttrice radiofonica e televisiva. La sua carriera è iniziata e continua in testate ed emittenti locali come Unione Sarda, Videolina, Radiolina, ed è poi decollata verso Quelli che il calcio, per poi approdare a Sky. Nata a Cagliari è anche laureata in Archeologia. La redazione di Blasting News l’ha contattata per un’intervista attraverso la quale conoscerla e affrontare temi riguardanti la Serie A con la sessione invernale di Calciomercato terminata il 31 gennaio 2022.

Chi è Valentina Caruso

Valentina, grazie per aver accettato questa intervista.

Ti chiedo subito: chi è Valentina Caruso?

“Valentina è una giornalista, una conduttrice; ho studiato anche recitazione. Mi piace la comunicazione che si esprima a 360 gradi. La recitazione è una forma di comunicazione, di espressione così come scrivere sulla carta stampata, parlare in radio o in televisione. È qualcosa che mi piace e faccio da tanti ormai e lo coltivo. Lavoro per Sky Sport e siamo arrivati all’ottavo anno, dal 2014. Ho lavorato a Milano in redazione, poi ho iniziato a seguire il Cagliari che rappresenta la squadra della città dove sono nata a cresciuta. Sono laureata in Archeologia, una grande passione da quando ero bambina e ho scelto di intraprendere questi studi. Non faccio l’archeologa però sono sempre in contatto con colleghi e sono sempre informata.

Se mi capita di scrivere o di trattare un argomento del genere lo faccio volentieri anche nel mio lavoro”.

Il rapporto di Valentina con il calcio?

“Il calcio, fin da bambina, è una passione che mi ha comunicato mamma perché è sempre stata tifosa di calcio in generale e del Cagliari di Riva. È una passione trasmessa anche ai miei fratelli che hanno due anni e mezzo più di me.

Siamo cresciuti insieme e avevamo gli stessi interessi, giocavamo insieme, collezionavo le figurine Panini. Poi ho deciso di tesserarmi in una società di calcio con dispiacere da una parte di mia mamma ma contenta perché seguiva il calcio. Avrebbe preferito che facessi danza ma non era nelle mie corde. Ho frequentato la scuola calcio che si trova nella zona di casa mia a Quartu Sant’Elena.

La passione è divenuta un lavoro nel tempo, lavorando per emittenti quali TeleCostaSmeralda, Radiolina, Videolina, poi sono approdata a Quelli che il calcio nell’era Simona Ventura. Più una trasmissione di intrattenimento ma già scrivevo per l’Unione Sarda e facevo trasmissioni sul Cagliari. Da lì mi ha chiamato Sky e abbiamo iniziato questo bellissimo percorso insieme”.

Cosa rappresenta per te lavorare a Sky Sport?

“Quando sono stata chiamata per fare il colloquio nemmeno ci credevo perché è stato improvviso. Era stata ospite nella trasmissione di Alessandro Bonan sul calciomercato, l’anno prima, nel 2013, quando il Cagliari aveva dei grossi problemi per via dello stadio trasferito a Quartu, erano stati arrestati Cellino e il sindaco di Cagliari e per fare un punto della situazione avevano chiamato me.

Mi avevano ospitato in studio e avevo avuto modo di conoscere colleghi attuali e mi era stato detto che mi seguivano in silenzio (come nel calcio ci sono gli osservatori). Poi, nel 2014 mi hanno chiamata per fare un colloquio ma mi sono presentata senza grandi aspettative. E invece in pochi minuti di colloquio mi dissero che tre giorni dopo avrei iniziato, ma non a Cagliari, direttamente a Milano. Mi sono commossa, ero felicissima con le lacrime e penso che se lo ricordano ancora in redazione. Chiamai a casa organizzando tutto il trasloco e mi portai anche l’auto dietro. È stato bello, emozionante, un’avventura bellissima. Ho lavorato a contatto con i colleghi che sono una famiglia. Quando vado a Milano o vengono in Sardegna è sempre bello passare del tempo insieme.

Quella è stata una delle cose più belle che mi sono capitate. È una redazione dove si lavora tanto, bisogna dare il 200% e stare sempre attenti a ciò che succede. Ci sono gradi responsabilità e quell’opportunità l’ho colta al volo. A Milano vivevo i primi mesi in funzione del mio lavoro”.

Valentina sulla salvezza del Cagliari: 'I sardi possono farcela'

Stagione complicata per il Cagliari. Missione salvezza possibile?

“Di stagioni così negative non ne erano state vissute se non quella della retrocessione. L’ultimo campionato è stato comunque difficile e si è arrivati a un certo punto nel quale si pensava non ci fossero più le condizioni. Qualcosa cambiò nello spirito, nella mentalità, anche l’arrivo di Semplici come nuovo allenatore ha portato alla rinascita che si è verificata portando alla salvezza.

Se penso a questa stagione, al girone di ritorno del Cagliari, alle due vittorie consecutive, alle buone prestazioni nonostante le sconfitte con Roma e Sassuolo; al pari con la Fiorentina che è una squadra di spessore, credo che i sardi possano farcela e debbano crederci con la speranza che si arrivi alla salvezza e che nella prossima stagione si parta con questa mentalità”.

Mercato finito da poco. Che idea ti sei fatta? Quale squadra si è rinforzata di più?

“L’acquisto di Vlahovic ha attirato molto attenzione. La Juve aveva bisogno di fare qualcosa in attacco e si è assicurata un giocatore giovane, forte e che segna. La Juve credo sia la squadra che si è mossa meglio. Ognuno, poi, ha i suoi conti da fare e in questo periodo che è complicato, di crisi, di spending review anche nel calcio, chiunque ha agito, lo ha fatto per ciò che poteva fare, non solo per rafforzarsi ma anche per liberarsi di contratti onerosi.

Dal punto di vista di ogni società ritengo sia stato fatto il possibile per loro. Lo dico anche per il Cagliari che si è rafforzato molto in difesa, ha preso un rinforzo a centrocampo, ha trattenuto Nandez. Penso alla Roma con acquisti voluti da Mourinho e già qualche frutto in più lo stanno portando. Può capitare anche che arrivi un giocatore in sordina, che poi invece si rivela quello giusto. Bisogna far parlare il campo”.

Valentina sullo scudetto: 'I nerazzurri possono confermarsi'

Questione scudetto: l’Inter si può riconfermare? La Juve si può rilanciare?

“Si può rilanciare. Non è troppo lontana ma bisogna vedere come si integra Vlahovic. Non è partita benissimo con il nuovo corso. Allegri è ritornato e c’erano varie questioni da sistemare ma poi ha ingranato.

L’Inter deve guardarsi anche dal Milan che è da un paio d’anni che cerca lo scudetto e ha tutte le carte in regola. Ma anche dal Napoli. I nerazzurri possono confermarsi. Hanno cambiato tanto anche loro, a partire dall’allenatore, una scommessa Inzaghi all’inizio che poi si è rivelata vincente, nonostante gli addii di Lukaku o Hakimi si poteva pensare diversamente all’inizio e invece sono sempre in testa”.

Come vedi la Nazionale di Mancini alle porte dello spareggio per i Mondiali?

“Non sono tra quelle persone che dà per scontato che si vinca ma lo spera. Le mie sensazioni sono buone per la Nazionale che ha fatto così bene agli Europei, capace di trascinare l’Italia, i tifosi e se stessa. Era una squadra piena di entusiasmo, un ottimo mix di giovani e veterani, magari non la migliore sulla carta tra le Nazionali ma è stata è stata capace di vincere grazie alla forza del gruppo, tenuto saldo da un grande direttore d’orchestra quale è Mancini.

Penso ci rivedremo ai Mondiali”.

Quali sono i sogni di Valentina?

“Ne ho tanti. Sicuramente mi auguro di avere sempre lo stesso entusiasmo in ogni mio progetto professionale presente e futuro. Sono spinta dall’entusiasmo. Come ora per Sky Sport o per Radiolina dove dalla prossima settimana inizierò una nuova avventura professionale da conduttrice. Spero che mi seguiate in tanti”.