Giuseppe Bergomi, ex difensore dell'Inter, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha voluto metter in guardia la squadra nerazzurra dai pericoli che il derby di domenica 5 febbraio potrebbe nascondere, parlando di "gara fondamentale, la più importante della stagione".

L'intervista a Giuseppe Bergomi

L'ex difensore, oggi commentatore ed opinionista su SkySport, ha sottolineato come la partita di domenica sia differente dal derby vinto in Supercoppa e che l'Inter dovrebbe "non pensare al vittoria precedente ma concentrarsi, perchè non conta il momento in cui si arriva alla partita, ma la voglia e la motivazione che si mettono".

Bergomi teme la reazione del Milan nel derby dopo il periodo opaco che sta vivendo da alcune gare e ha voluto ricordare che "bisogna resettare tutto, perchè il derby si vince quando si accetta di non perderlo, a qualunque costo".

Il racconto dei derby giocati da Giuseppe Bergomi

Nella sua intervista l'ex difensore nerazzurro ha raccontato anche di come viveva i derby da giocatore, parlando di quanto tenesse alla partita e la sentisse anche nei giorni precedenti l'incontro, una passione che gli è rimasta anche adesso che non gioca più. "Mia figlia mi ha chiesto perchè durante il derby non sto seduto, non riesco, vado avanti e indietro".

"Quando giocavo era diverso, non guardavo lo stadio pieno, mi concentravo su quello che dovevo fare e poi tutti i suoni si allontanavano", ha aggiunto Bergomi, confermando di essere ancora attaccato alla stracittadina milanese.

I derby da capitano di Giuseppe Bergomi

Nell'intervista rilasciata l'ex difensore nerazzurro Giuseppe Bergomi ha parlato anche dei suoi tanti derby giocati con la fascia di capitano al braccio, dalle giovanili fino alla prima squadra.

"Ognuno vive il momento a modo suo, non provavo a tranquillizzare i compagni; ricordo che il mio primo titolo dei Giovanissimi l'ho giocato in un derby, che abbiamo vinto solo ai supplementari".

L'ex difensore dell'Inter ha sfidato tanti campioni nei suoi scontri con il Milan nelle giovanili, tra cui Evani e Battistini, che poi ha ritrovato in prima squadra in varie stracittadine.

Giuseppe Bergomi ha parlato anche della rivalità tra calciatori di Inter e Milan, sottolineando: "è una rivalità sana, iniziava in campo e finiva al fischio finale, il tutto con enorme rispetto".

L'intervista si chiude con un aneddoto curioso raccontato dall'ex calciatore: "Una volta volevo battere una punizione rapidamente, ma Maldini mi ha pestato la mano e poi mi ha fatto l'occhiolino, ed è finita così".