Il mese di febbraio potrebbe risultare salvifico per il Milan e per Stefano Pioli. 28 giorni per dare una decisiva svolta a questa stagione che, fino ad ora, ha messo il Diavolo con le spalle al muro. Mai, da quando allena i rossoneri, Pioli ha dovuto affrontare un periodo così buio e lungo. Rispetto ad un anno fa, dove i suoi uomini abbattevano record su record e si imponevano su tutte le altre squadre del campionato, ora la ruota sembra aver cambiato direzione. Ad oggi quella rossonera è la peggior difesa d'Europa da inizio anno con 18 goal subiti nelle ultime 7 partite.
Milan in frantumi: febbraio il mese decisivo
Il Milan ha necessità di voltare pagina e il nuovo mese di febbraio sarà un crocevia fondamentale per diversi giocatori e soprattutto per l'allenatore. Pioli, infatti, è stato abbandonato da una buona fetta di tifosi, ma non dalla curva che continua a sostenerlo con cori e striscioni, non dimenticando ciò che ha fatto per il Milan la scorsa stagione. Ma anche per lui il cambiamento c'è stato: nelle ultime uscite è apparso spesso nervoso, anche troppo e sconsolato. Nemmeno lui si aspettava di attraversare un momento così difficile al Milan e adesso non sa da dove ripartire. La prima occasione si presenta già domenica contro l'Inter nel terzo derby stagionale.
Sarà importante tornare a casa con una vittoria o almeno con un'ottima prestazione, soprattutto dopo la brutta figura in Supercoppa. Quelli che si prospettano saranno quindici giorni fonamentali per Pioli e i rossoneri, che hanno bisogno di ritrovare l'integrità del gruppo squadra e la voglia di tornare a lottare come lo scorso anno.
Milan, da chi ripartire: Giroud su tutti, ma anche Leao deve dare il suo contributo
Vincere il derby significherebbe presentarsi con un'altra veste al primo appuntamento della Champions il 14 febbraio contro il Tottenham. Pioli dovrà capire su chi potrà fare affidamento. Oltre all'instancabile Giroud, esperto di partite internazionali, si aspetta anche un cambio di passo e di mentalità da parte di Leao.
Il portoghese ha bisogno di avere la mente libera dalle vicissitudini del rinnovo, che non sembra voler firmare con i rossoneri. Proprio questa grana sembra aver distratto il giocatore che in campo appare poco attento e lucido nelle giocate. Pioli si aspetta di veder risolto questo problema del contratto per poter nuovamente contare su di lui. Se gennaio, nelle intenzioni del club, sarebbe dovuto essere il periodo decisivo per il rinnovo, ora l'obiettivo si sposta a febbraio. Per tutto il resto l'allenatore rossonero dovrà nuovamente lavorare sul campo. Restituire alla squadra la sua vera identità, ricompattare il gruppo e aiutare a riportare ai massimi livelli quei giocatori in grado di spostare gli equilibri come Theo Hernandez, Tonali e Tomori. Tutto questo in 28 serratissimi giorni.