La Juventus potrebbe vincere il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni e vedersi annullata la penalizzazione di 15 punti stabilita dalla Corte Federale d'Appello. Diversi avvocati si sono espressi sull'argomento, da D'Onofrio che ha parlato di ammenda pecunaria come sanzione giusta, fino ad arrivare ad Afeltra che ha sottolineato che non può definirsi un illecito grave quello compiuto dalla Juve.

Anche l'avvocato Briamonte ha voluto dire la sua al Corriere di Torino sottolineando come 'La Juventus potrebbe avere possibilità per il ricorso'. Il tutto sarebbe spiegato dal fatto che la società bianconera avrebbe subito le eventuali condotte illecite dei suoi dirigenti.

L'avvocato Briamonte ha parlato degli aumenti di capitale da 700 milioni della Juve nelle ultime stagioni

'Supponiamo che sia vero che ci sia una sorta di patto criminoso tra i vertici di una società, presidente, vice, direttore finanziario: in questo caso la stessa non sarebbe altro che una vittima'. Queste le dichiarazioni dell'avvocato Briamonte in riferimento al caso plusvalenze e alla sanzione stabilita dalla Corte Federale d'Appello di 15 punti di penalizzazione. Il noto legale valutando le motivazioni della Corte Federale d'Appello sottolinea come la proprietà abbia fatto aumenti di capitale per 700 milioni di euro nelle ultime stagioni. Ha poi dichiarato: 'Qual è stato il vantaggio per la società dovuto alla presunta violazione?

Le condotte illecite non può che averle subite, senza neppure trarre vantaggio, visto che i soldi ce li ha messi', ha dichiarato Briamonte.

Le motivazioni della Corte Federale d'Appello sul caso plusvalenze e la risposta della Juve

Violazione grave, ripetuta e prolungata. Queste il contenuto delle motivazioni della Corte Federale d'Appello in merito alla decisione di sanzionare con 15 punti di penalizzazione la Juventus per il caso plusvalenze.

La risposta della società bianconera non è mancata, ha infatti dichiarato tramite nota ufficiale di rispettare il giudizio della Corte Federale ma a sua detta 'si tratta di un documento, prevedibile nei contenuti, alla luce della pesante decisione, ma viziato da evidente illogicità, carenze motivazionali e infondatezza in punto di diritto'.

Nella stessa nota della società bianconera si legge come la fondatezza delle ragioni sarà fatta valere con fermezza con un ricorso al Collegio di Garanzia del Coni Se dovesse essere confermata la sanzione non è da scartare la possibilità di ricorrere al Tar per la società.