La Juventus è attesa da mesi impegnativi per le vicende giudiziarie. Se il caso plusvalenze potrebbe chiudersi dopo il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni con l'eventuale annullamento o conferma della penalizzazione dall'altra parte si attende anche l'evoluzione dell'altro filone d'indagine, ovvero la manovra stipendi. Anche la Giustizia Ordinaria prosegue il suo lavoro, la Procura di Torino sarebbe pronta ad ascoltare Cristiano Ronaldo. I pubblici ministeri della città piemontese hanno avviato la rogatoria per ascoltare il portoghese, come scrive la Gazzetta dello Sport.

Sarebbero in contatto con gli avvocati che rappresentano il giocatore in Italia, John Shehata e Salvatore Pino. L'argomento principale associato al portoghese è la famosa Carta Ronaldo.

La presunta scrittura privata secondo gli inquirenti, potrebbe confermare l’intesa tra la Juventus e Ronaldo per una dilazione del pagamento di quattro mensilità per il campionato 2019-20; della carta però non vi sarebbe traccia nei documenti ufficiali dei bilanci bianconeri.

Cristiano Ronaldo sarebbe pronto a rispondere alla Procura di Torino per la manovra stipendi

Dopo diversi rinvii e richieste rispedite al mittente, Cristiano Ronaldo sarebbe pronto a rispondere alle domande della Procura di Torino anche perché il giocatore vorrebbe i 19,5 milioni di euro della manovra stipendi che non avrebbe ancora ricevuto dalla società bianconera e sarebbe pronto ad avviare un'azione legale.

La prova che attesta la validità della sua richiesta un documento firmato dall'ex direttore sportivo Fabio Paratici, questo dimostrerebbe l'inadempienza della società bianconera agli obblighi presi con il giocatore. Tale documento può evidentemente creare problemi alla Juventus ma anche ai giocatori, che rischierebbero una squalifica, si ipotizza di circa un mese.

L'accusa della Procura di Torino alla Juve per la manovra stipendi

La Procura di Torino avrebbe accusato la Juventus di omissione nell'esporre gli effetti di una scrittura privata. La società bianconera affermerebbe però di aver regolarmente registrato e contabilizzato modifiche e integrazioni in coerenza con la loro progressiva definizione rispettando la disciplina di riferimento.

Come riporta Sky Sport la Procura della Federcalcio avrebbe chiesto la proroga di 40 giorni per la manovra stipendi. Una richiesta che sarebbe stata sottoscritta dal procuratore federale Giuseppe Chiné, il fascicolo si sarebbe chiuso il 29 gennaio e riguarderebbe altri filoni di indagini, ovvero i compensi fittizi agli agenti sportivi e l'indagine su nuove plusvalenze non ancora sottoposte a giudizio. Questo significa che la manovra stipendi sarà valutata dopo la chiusura del caso plusvalenze, anche se non è da scartare la possibilità che in quest'ultimo caso la società bianconera possa ricorrere ancora al Tar, nel caso in cui fosse confermata la penalizzazione in campionato.