"Dura pensare che la Juve sia l'unica responsabile": questo uno dei passaggi dell'intervento delle score ore di Luigi De Siervo, ad di Lega Serie A a proposito della vicenda giudiziaria connessa all'utilizzo delle cosiddette plusvalenze fittizie che riguarda ormai da mesi la Juventus. Come noto, la Corte Federale d'Appello ha inflitto 15 punti di penalizzazione al club, una sanzione che nella giornata di lunedì è stata corroborata dalla pubblicazione delle relative motivazioni. Trentasei pagine e spiccioli in cui viene in sintesi sostenuto come i dirigenti della società bianconera utilizzassero sistematicamente lo strumento della plusvalenza asservendola alle necessità di bilancio senza affidare, sempre secondo l'interpretazione della Corte, un valore ai calciatori che fosse corrispondente a dei reali e oggettivi parametri tecnici.

"Il sistema di plusvalenze in realtà, purtroppo, è diffuso non solo in Italia ma a livello internazionale. Ad oggi è difficile da comprendere tutto, visto che le plusvalenze in linea di massima si fanno in due. Siamo all'interno di un sistema e dobbiamo rispettarne tutte le regole, anche gli organismi che lo giudicano" ha proseguito De Siervo poche ore prima che le motivazioni della Corte venissero rese note.

De Siervo: "Quando ci saranno le norme potranno essere rispettate da tutti"

"Non credo che il problema sia la struttura della Giustizia sportiva quanto di un sistema di regole. Il mio invito è alla Fifa per individuare dei principi da applicare in maniera certa, da spiegare al pubblico intero.

Quando ci saranno le norme potranno essere rispettate da tutti in maniera chiara", ha concluso l'ad di Lega, evidenziando la necessità di una riforma normativa del settore. E qui si nascondono tutte le rimostranze del popolo di tifosi ma anche di una parte della difesa del club che punta sostanzialmente su una disparità di trattamento rispetto alle altre società e sul fatto che si sia arrivati ad una sentenza tanto pesante in assenza di una chiara e precisa normativa di settore che regolamenti con rigore l'utilizzo dello strumento plusvalenza.

Ufficializzato il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni da parte della Juventus

A margine dell'ufficializzazione delle motivazioni della Corte Federale d'Appello - che ha definito quella della società bianconera "una violazione grave, ripetuta e prolungata" - il club bianconero ha risposto con una nota ufficiale spiegando come, dal proprio punto di vista, le motivazioni siano "prevedibili ma viziate da evidente illogicità, carenze motivazionali e infondatezza in punta di diritto".

Come conseguenza il club ha annunciato l'intenzione di muovere ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni che non potrà, come noto, entrare nel merito di quanto deciso ma solo decidere di rimettere nuovamente il giudizio alla Corte o annullare la sentenza per la presenza di vizi di forma.

A partire da lunedì 30 gennaio, quando sono state appunto ufficializzate le motivazioni, la società ha 30 giorni di tempo per presentare il ricorso: qualora anche il Coni desse torto alla Juventus, molto probabilmente il club chiederà alla FIGC il permesso di proseguire la proprio battaglia legale al di fuori dei soli confini della giustizia sportiva ricorrendo al TAR del Lazio, organo di giustizia amministrativa.