Dagli atti integrativi che sono stati depositati dagli inquirenti della Procura di Torino lo scorso martedì inerenti l'inchiesta Prisma sugli stipendi della Juventus sarebbe emersa la conferma che Cristiano Ronaldo avrebbe firmato la famosa "carta Ronaldo" relativa alla dilazione dello stipendio. A riportare il tutto la Gazzetta dello Sport.

Gli ultimi atti depositati dagli inquirenti

Sarebbe emersa, dai documenti depositati per l'indagine Prisma, una chat tra i dirigenti della Juventus, tra cui anche Morganti, Cherubini ed il legale bianconero Gabasio, nella quale ci sarebbe la conferma della firma di Cristiano Ronaldo sulla carta della dilazione dello stipendio.

Nella chat del 20 aprile 2021, il Chief legal officier di allora, Gabasio, avrebbe scritto che "il primo che è pronto a firmare è Ronaldo", mentre il 23 aprile il segretario sportivo avrebbe mandato due messaggi sempre nello stesso gruppo scrivendo che "Cristiano ha firmato" e che "il portoghese ha una copia di tutti i documenti sottoscritti".

A questi messaggi di testo avrebbe risposto Cherubini con un "bene" a chiusura della chat.

La carta di Cristiano Ronaldo

Secondo gli inquirenti quella chat potrebbe fare riferimento all'accordo integrativo con Ronaldo sulla cosiddetta seconda manovra stipendi, la ormai famosa "Carta Ronaldo", che però sarebbe stata trovata non firmata all'interno degli uffici di Torino dell'avvocato Restano.

Anche gli avvocati del calciatore portoghese avrebbero sempre sostenuto di non aver sottoscritto il documento; su quei documenti Cristiano Ronaldo avrebbe messo solo una sigla sui moduli di rinuncia alle quattro mensilità, con l'impegno del club bianconero di spalmarle nelle stagioni successive per recuperarle (situazione poi non avvenuta).

Il calciatore portoghese reclamerebbe ancora infatti 19,9 milioni di euro motivo per cui negli scorsi mesi i legali avrebbero ottenuto gli atti dell'inchiesta.

All'interno della "carta Ronaldo" ci sarebbero tre tipologie di scritture differenti; la prima sarebbe semplicemente una lettera accompagnatoria nella quale la Juventus si sarebbe impegnata a versare il premio integrativo entro la scadenza del 31 luglio 2022.

La seconda scrittura avrebbe previsto l'accordo riguardante il premio integrativo, calcolato con un bonus aggiuntivo nel caso in cui il calciatore sarebbe rimasto in bianconero nelle stagioni 2021-2022 e 2022-2023.

La terza scrittura contenuta nella "carta Ronaldo" sarebbe quella che avrebbe poi sollevato il caso giudiziario, nella quale sarebbe riportata una scrittura integrativa che prevedeva un bonus per Cristiano Ronaldo anche nel caso in cui il calciatore portoghese avesse lasciato la Juventus nelle successive stagioni (come poi è avvenuto con la partenza dell'attaccante verso il Manchester United nell'estate del 2021).

Il tutto ovviamente rimane legato all'inchiesta della giustizia ordinaria: in merito al fronte sportivo, da una parte si attende il 19 aprile per conoscere l'esito del ricorso presentato presso il Collegio di Garanzia del Coni contro la sanzione di 15 punti di penalizzazione stabilita dalla Corte Federale d'Appello sul caso plusvalenze, dall'altra a giorni il procuratore federale Giuseppe Chinè dovrebbe chiudere la seconda inchiesta, quella appunto sulla manovra stipendi, a fronte della quale potrebbero partire nuovi deferimenti per il club.