Il patteggiamento concordato tra Juventus e giustizia italiana in merito alla famigerata manovra stipendi ha chiuso le vicende giudiziarie italiane ma non quelle continentali. C'è ancora in ballo infatti un'indagine da parte dell'UEFA che a breve comunicherà se il club ha o meno violato i regolamenti del Fair play finanziario irrorando le conseguenti sanzioni.

‘Il patteggiamento sulla manovra stipendi non incide su indagini Uefa, anche se patteggiare è un po’ ammettere. Le indagini Uefa sono indipendenti. Il vero effetto concreto è che adesso Nyon non può permettersi tempi lunghi: a fine agosto si giocano i playoff di Conference e ci sono i sorteggi.

Quindi è necessaria una decisione per capire se sarà iscritta la Juve o subentrerà l’ottava di Serie A’ si legge al riguardo sulla Gazzetta dello Sport.

La soluzione più facile per la Juventus sarebbe la rinuncia alla Superlega

La sentenza dell’organo di controllo è quindi attesa entro metà giugno, una decisione che terrà conto di vari fattori: la presenza di dolo o meno, l’antisportività mostrata dal club, la validità o meno dell'accordo che era stato raggiunto tra UEFA stessa e società lo scorso agosto. La strada più semplice da seguire per il club sarebbe rinnegare la Superlega, cosa che potrebbe ammorbidire i rapporti tra i bianconeri e l'organismo presieduto da Ceferin.

Il settlement agreement pattuito ad agosto scorso aveva portato ad una multa da 3,5 milioni di euro in luogo di 23, la stessa sanzione irrorata al PSG che viene adottata per le squadre cosiddette virtuose.

Ecco, l'inchiesta UEFA stabilirà proprio se questo canone sia o meno ascrivibile alla società bianconera e se dunque l'accordo è stato raggiunto sulla base di false comunicazioni prodotte dal club.

La Superlega prosegue nel suo progetto sportivo

Secondo quanto scrive la stampa tedesca, il CEO della società A22, Bernd Reichart, deputata a costruire il progetto Superlega, ha rinunciato alla carica di presidente della Bundesliga che gli era stata proposta.

Reichart ha spiegato che sta lavorando a livello internazionale ad un progetto finalizzato 'alla sostenibilità del calcio europeo e che non è disponibile per lavorare nella DFL (Deutsche Fußball Liga)', segno evidente di come il progetto stia procedendo sotto la guida di Juventus, Real Madrid e Barcellona in primis.

Lo scorso ottobre Reichart parlò di colloqui con oltre 80 squadre, presto si potrebbero avere degli sviluppi al riguardo.