Secondo quanto scrive Tuttosport, il tema della Superlega torna in primo piano, mettendo in evidenza un presunto clamoroso errore commesso dall'UEFA e le possibili conseguenze che potrebbero derivarne. La Juventus, anche se non ancora ufficialmente, ha lasciato intendere di voler abbandonare il progetto della competizione, seguendo l'indicazione del presidente dell'UEFA, Alexander Ceferin. Sull'argomento il giornalista Guido Vaciago ha scritto: 'E se l'uscita dalla Superlega da parte della Juventus non fosse un buona affare per la Uefa?'
Secondo il giornalista infatti tali presunte pressioni potrebbero rappresentare un vero e proprio boomerang per l'organismo presieduto da Ceferin.
Le presunte pressioni Uefa alla Juve per uscita da Superlega potrebbero avere effetto boomerang
Secondo il giornale sportivo, la presunta minaccia rivolta alla Juventus sancirebbe un conflitto di interessi e una mescolanza fra potere giudiziario ed esecutivo, mettendo in discussione l'utilizzo disinvolto della posizione di monopolio da parte dell'UEFA. Sembrerebbe che l'organismo abbia cercato ogni possibile mezzo per impedire la nascita di una nuova competizione, violando così le leggi per la libera concorrenza.
La questione solleva interrogativi sulla condotta dell'UEFA e sulla sua gestione delle situazioni che riguardano la creazione di nuove competizioni. Il presunto abuso di potere e la mancanza di un approccio equo e imparziale potrebbero avere ripercussioni significative sulle decisioni future dell'organismo e sulla sua credibilità.
Del caso Superlega - Uefa ha parlato il professore Robby Houben
A parlare del progetto Superlega e del presunto abuso di posizione dominante della Uefa è stato il professore Robby Houben, docente all'Università di Anversa e consulente del Parlamento Europeo sul trattamento fiscale del calcio professionistico, in un documento pubblicato nei giorni scorsi.
Nel suo documento, il professor Houben evidenzia come la stampa europea avrebbe riportato diverse voci riguardo le "pressioni ricevute dalla Juventus da parte dell'UEFA affinché lasciasse la Superlega". Allo stesso tempo, scrive Houben, alcuni membri del board dell'UEFA avrebbero affermato esplicitamente che se la Juventus avesse abbandonato il progetto, sarebbe stata trattata in modo meno severo nei procedimenti per le violazioni contestate dalla giustizia sportiva, a causa dei rapporti non eccellenti tra la Juve e l'UEFA.
Questo tipo di condizionamenti - secondo Houben - potrebbero configurare un conflitto di interessi e una commistione tra il potere giudiziario ed esecutivo, rivelando un uso disinvolto della posizione di monopolio da parte dell'UEFA. Inoltre, il fatto che la Juventus abbia alla fine ceduto rinforzerebbe la teoria del professor Houben secondo cui l'UEFA è disposta a utilizzare qualsiasi mezzo pur di evitare la nascita di una competizione alternativa alle proprie, violando così le leggi sulla libera concorrenza.
Se i giudici dovessero prendere in considerazione questo punto di vista, la cosiddetta "Juvexit" potrebbe rivelarsi un cavallo di Troia per l'UEFA. Le implicazioni di questo possibile conflitto di interessi potrebbero avere conseguenze significative sulle decisioni future dell'organizzazione e sollevare interrogativi sulla sua imparzialità e integrità.