"Soulé sta facendo il percorso che magari avrebbe potuto fare un anno prima, ha potenzialità psicologiche e umane importanti, oltre a quelle tecniche": così Eusebio Di Francesco, allenatore del Frosinone, che nel corso di un intervento a Radio Tv Serie A ha parlato dell'argentino in prestito dalla Juventus e del percorso che il talento mancino sta svolgendo sotto la sua guida, e che non potrebbe fare alla Juventus molto difensiva di Massimiliano Allegri.

Semplicemente straordinario fin qui il campionato di Soulè, che nelle prime 13 gare giocate da titolare in Serie A ha realizzato sei reti imponendosi fin da subito come l'autentico motore portante della manovra offensiva ciociara.

"La strada ideale è il percorso che sta facendo, anche perché la Juve sta giocando con un sistema di gioco che non esalterebbe le sue caratteristiche. Matías è bravo a giocare sul centro destra o come esterno puro, paradossalmente per le sue caratteristiche fisiche può fare anche la mezzala, ma questo vorrebbe dire allontanarlo dalla porta" ha proseguito Di Francesco, certo di come il 3-5-2 di Massimiliano mal si sposerebbe con le qualità dell'argentino, che dà il meglio di se largo sulla destra in un tridente offensivo. Ed è proprio lì che dovrebbe agire quando tornerà a Torino in un tridente con Dusan Vlahovic al centro e Federico Chiesa sulla sinistra.

Il futuro di Soulè in bianconero

Il talento argentino si trova oggi in prestito al Frosinone laddove permarrà fino a fine anno dato che le voci circa un possibile rientro dell'esterno già a gennaio sembrano essersi quasi del tutto spente, anche perchè quest'anno Allegri sta lavorando sul 3-5-2.

Cristiano Giuntoli lo riporterà comunque alla base a giugno prolungandone il contratto che oggi fissa la scadenza a giugno 2026: l'idea sarebbe quella di adeguarne anche il compenso, che potrebbe salire sino a 1,5 milioni di euro.

E non potrebbe essere altrimenti dato che si parla di un giocatore che al primo anno di A ha messo a segno le reti di gente del calibro di Romelu Lukaku e Victor Osimhen.

Quanto dichiarato da Di Francesco corrisponde al vero: nel sistema di gioco di oggi, Soulè farebbe fatica a collocarsi, l'unica via sarebbe il passaggio al 4-3-3 che esalterebbe, in combinato alle sue, anche le qualità di Dusan Vlahovic, che a Firenze ha dimostrato di trovarsi a proprio agio in quel sistema di gioco.

L'anno prossimo potrebbe dunque assistersi ad un nuovo progetto tecnico per il club bianconero, per questo Soulè cercherà di traghettare il Frosinone ad una tranquilla salvezza.