La Juventus ha ufficialmente deciso di esonerare Thiago Motta e ha affidato la panchina a Igor Tudor. Il club bianconero ha comunicato la scelta, che rappresenta un vero e proprio ribaltone nella stagione juventina. Secondo quanto riportato da Tuttosport, dietro questa decisione ci sarebbero tensioni interne e divergenze tra l’ex tecnico e la dirigenza.

Negli ultimi giorni, la Juventus e Thiago Motta hanno avuto diversi incontri per discutere della situazione della squadra, apparsa in difficoltà nelle ultime uscite contro Atalanta e Fiorentina.

Il club avrebbe suggerito alcune modifiche per invertire il trend negativo, mentre il tecnico italo-brasiliano avrebbe insistito nel portare avanti le sue idee senza accettare compromessi.

Secondo Tuttosport, ma anche in base a La Gazzetta dello Sport, in particolare ci sarebbe stato un confronto acceso tra Motta e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Il tecnico avrebbe mantenuto un atteggiamento calmo ma determinato, rifiutando di modificare il proprio atteggiamento con la squadra.

I retroscena di un addio

Questa fermezza avrebbe infastidito Giuntoli, portando a una discussione accesa che non si sarebbe conclusa in modo sereno. Da quel momento, la dirigenza avrebbe maturato la decisione di cambiare allenatore per evitare di compromettere l’obiettivo primario della stagione: la qualificazione alla prossima Champions League.

Dopo aver preso atto dell’impossibilità di ricucire il rapporto con Motta, Giuntoli e l’amministratore delegato Maurizio Scanavino avrebbero coinvolto John Elkann nella decisione. L’obiettivo era trovare rapidamente un sostituto in grado di ridare compattezza alla squadra in vista del rush finale della stagione. La scelta è ricaduta su Igor Tudor, che in passato ha già avuto esperienze alla Juventus sia da giocatore che da vice allenatore.

Il tecnico croato, reduce da esperienze positive in Francia con Marsiglia e poi con Verona e Lazio in Serie A, è stato subito contattato e ha accettato l’incarico. Da questo lunedì 24 marzo Tudor sarà alla Continassa per iniziare a lavorare con la squadra e preparare le ultime nove partite di campionato.

Tudor e il futuro della Juventus

Il nuovo allenatore avrà poco tempo per imprimere la sua impronta, in ogni caso ritroverà presto anche i giocatori impegnati con le rispettive nazionali. L’obiettivo immediato sarà quello di riportare la squadra a giocare con maggiore aggressività e compattezza, qualità che sono mancate nelle ultime uscite.

Inoltre, il contratto di Tudor prevede una clausola che consentirebbe al club di confermarlo fino al 2026 in caso di risultati soddisfacenti. Per il croato, quindi, queste ultime partite saranno anche un’occasione per guadagnarsi una permanenza più lunga sulla panchina bianconera.