Una volta concluso il Mondiale per club, che vedrà la presenza di Igor Tudor in panchina, la Juventus potrebbe cambiare nuovamente allenatore.
Dopo Thiago Motta e lo stesso Tudor, Cristiano Giuntoli sarebbe infatti intenzionato a riportare a Torino Antonio Conte, attuale tecnico del Napoli, per rifondare la squadra insieme a calciatori come Gleison Bremer e Teun Koopmeiners.
L’ex CT della Nazionale sarebbe il principale candidato a sedere sulla panchina bianconera e avrebbe ormai superato le candidature di altri tecnici, su tutte quelle di Roberto Mancini e Stefano Pioli.
Alla base del ritorno di Conte il deterioramento dei rapporti con Aurelio De Laurentiis, a cui il tecnico non ha mai perdonato l'addio di Kvicha Kvaratskhelia.
La probabile Juventus di Conte, ipotesi 3-4-3 e 3-5-2
La speranza della dirigenza è che il tecnico pugliese possa riportare quella mentalità vincente che negli ultimi anni si è decisamente persa. Conoscendo l’ambiente e avendo già dimostrato di essere un vincente, sia con l’Inter che con il Napoli, ma anche con la stessa Juventus, il suo ritorno potrebbe agevolare anche le mosse di Giuntoli sul mercato, che punta a costruire una rosa ben definita.
Conte ha sempre privilegiato il 3-5-2, sistema spesso adottato durante le sue esperienze con Juventus e Inter.
A Napoli ha dovuto adattarsi per mancanza di profili adeguati, ma alla Juve potrebbe riprendere il suo schema preferito, alternandolo al 3-4-3.
Difesa e centrocampo
La difesa a tre sarebbe già pronta, con il rientro di Bremer dall’infortunio, che verrebbe affiancato da Gatti e Kalulu, che sarà certamente riscattato dal Milan dopo un'ottima stagione.
A centrocampo, il trio ideale sarebbe composto da Locatelli nel ruolo di regista, Thuram, elemento di fisicità e in grado di dare equilibrio a tutta la squadra, e Koopmeiners, chiamato a garantire maggiore incisività rispetto all'anno che volge al termine con inserimenti, assist e gol.
Basti pensare alla resa di Vidal nel suo primo ciclo bianconero o a quella di McTominay quest'anno per rendersi conto di quanto l'allenatore pugliese 'investa' sui propri centrocampisti offensivi.
Esterni e attacco
Sulle fasce, Cambiaso (sempre che resti) e Weah offrirebbero copertura e spinta offensiva, accompagnando anche le azioni d'attacco. Stesso discorso per Nico González, già utilizzato in quel ruolo da Tudor. Senza dimenticare il jolly McKennie.
In attacco, Yildiz avrebbe la libertà di muoversi su tutto il fronte offensivo. L’altra maglia da titolare resta invece un rebus: Vlahovic è vicino alla cessione per le difficoltà sul rinnovo del contratto e il PSG non sembra intenzionato a cedere Kolo Muani per meno di 40-50 milioni.
Per completare il reparto servirà dunque un centravanti fisico e di alto livello, il sogno di Giuntoli sarebbe Victor Osimhen.