La stagione appena conclusa non ha reso giustizia ad Alessandro Bassino, difensore centrale 2006 della Juventus Primavera. Il suo percorso è stato interrotto da una distorsione al ginocchio, che ha richiesto un intervento chirurgico al menisco e lo ha costretto a restare lontano dal campo per diversi mesi. Uno stop che ha rallentato la sua crescita, fino a quel momento molto promettente. Nonostante l’infortunio, la Juventus continua a puntare su di lui: Bassino entrerà a far parte del progetto Next Gen, considerato il contesto ideale per completare la sua maturazione e affermarsi definitivamente.
La carriera di Alessandro Bassino
Classe 2006 e originario di Ivrea, lo stesso anno in cui l’Italia ha conquistato il Mondiale, Alessandro Bassino è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Juventus.
Sotto la guida di mister Magnanelli, è diventato un punto fermo della difesa della Primavera, fino al brutto infortunio subito contro il Cagliari. Oggi, però, il periodo di riabilitazione è alle spalle: Bassino è pronto a tornare in campo e ha già messo nel mirino il ritorno alla piena forma.
Le caratteristiche di Alessandro Bassino
Alessandro Bassino è un difensore versatile, fisicamente solido e dotato di spiccate qualità tattiche. Si è messo in evidenza per la capacità di adattarsi sia in una linea difensiva a quattro che a tre, mostrando una maturità sorprendente per la sua giovane età.
Mancino di piede, predilige il ruolo di centrale sul centrosinistra, ma ha dimostrato affidabilità anche in altre posizioni quando necessario.
Nella scorsa stagione ha collezionato 15 presenze tra campionato, Coppa e Youth League, superando i 1100 minuti in campo e diventando un elemento fisso nella formazione di Magnanelli, quanto meno fino all'infortunio che ne ha interrotto il cammino.
Categorico evitare che si ripeta un altro caso Huijsen
Ormai da anni la Juventus punta con decisione sul settore giovanile, specialmente dopo il lancio della Next Gen, che ha generato numerosi talenti. Da Yildiz a Soulè passando per Nicolussi Caviglia, Miretti e molti altri, diversi elementi hanno trovato spazio in prima squadra, venendo poi in parte tenuti e in parte ceduti a fronte di ricche richieste.
La società sarà molto attenta a valutare la migliore soluzione per ciascuno per evitare di incappare in un nuovo caso Huijsen: ceduto in Premier League per appena 18 milioni, solo 12 mesi dopo lo spagnolo è stato infatti acquistato dal Real Madrid per 60 milioni di euro. Un errore di valutazione che dalle parti della Continassa non vogliono più ripetere.