Jadon Sancho è uno dei nomi più chiacchierati delle ultime settimane di calciomercato. Il calciatore inglese è stato avvicinato in particolare alla Juventus. Il profilo è certamente interessante: un 25enne dotato di una buona tecnica che vuole rilanciare la propria carriera, dopo la deludente esperienza al Manchester United.

Una trattativa a buon mercato

Qualche settimana fa, Damien Comolli ha ufficialmente confermato l'ingaggio di Francisco Conceição, la giovane ala portoghese reduce da una buona prima stagione in maglia bianconera. Ora che la fascia destra è coperta, la dirigenza bianconera può concentrarsi su quella sinistra.

Il piano è semplice: cedere Nicolás González (che piacerebbe in particolare all'Atletico Madrid) e reinvestire la cifra guadagnata su Jadon Sancho (o su Kolo Muani).

In teoria è un buon affare: l'esterno inglese è in rotta con i Red Devils, che sono disposti ad accettare una cifra inferiore ai 30 milioni pur di liberarsi del giocatore. Ai tempi del Borussia Dortmund, Sancho era considerato uno dei migliori prospetti del calcio mondiale e aveva una valutazione superiore ai 100 milioni di euro. Nell'ultima stagione, ha vestito la maglia del Chelsea con la quale ha raggiunto un quarto posto in Premier League e vinto la Conference League.

Le sue doti tecniche e fisiche sono ben note: nell'uno contro uno è straordinario e sarebbe perfetto per spaccare in due le rigide difese delle squadre italiane.

I rischi dell'operazione Jadon Sancho

Pur essendo un talento cristallino, Jadon Sancho ha dimostrato dei problemi di gestione dopo il passaggio in Inghilterra. Nello United di Ten Hag, al calciatore venne richiesta più disciplina tattica e maggior costanza negli allenamenti, lui però non gradì i rigidi dettami del club, il che portò a una grave frattura con l'allenatore che lo mise fuori rosa. Considerato lo stile pragmatico di Tudor, e l'intrinseca sobrietà e professionalità dell'ambiente bianconero, i rischi che il calciatore possa finire in una situazione simile sono concreti.

C'è poi il problema della pressione sociale e mediatica. Quando arrivò allo United venne accolto come una delle stelle sulle quali rifondare il club, tuttavia il suo altalenante rendimento lasciò la piazza delusa e questo contribuì al clima poco sereno che portò alla rottura.

Anche la Juventus sta vivendo una fase di profonda transizione: proprio come i Red Devils, anche la Vecchia Signora è in cerca di stelle su cui rifondare il team, e proprio come lo United, ha spesso pagato cifre ingenti per giocatori che si sono rivelati delusioni. Di nuovo, l'ambiente sembra identico a quello inglese.

Infine c'è l'aspetto puramente tattico: Jadon Sancho ama giocare come esterno d'attacco inverso, sulla fascia sinistra, al fine di poter rientrare sul destro e cercare la rete. Negli ultimi cinque anni, però, il suo contributo offensivo ha lasciato spesso a desiderare: la passata stagione ha segnato appena 5 gol in 41 presenze. In breve, sembra una versione più esperta (e tecnica) di Francisco Conceição, ma caratterizzata dagli stessi problemi.

Se arrivasse a Torino, Igor Tudor riuscirebbe a trovare il tempo di migliorare le capacità tattiche e finalizzative dei due esterni? Parecchi dubbi per un calciatore con un ingaggio da top player. Insomma, Jadon Sancho è certamente un grande talento dal punto di vista tecnico, ma il rischio che l'ambiente e la disciplina tattica richiesta in bianconero possano portare a una nuova crisi sono alquanto concreti.