Nelle scorse ore il giornalista de Il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo ha scritto un messaggio sul proprio account X parlando del caso Prisma e del patteggiamento richiesto da Andrea Agnelli e accettato ieri dal Gup del tribunale di Roma.

Una vicenda che per Bellinazzo si è chiusa giudiziariamente con una grande delusione.

Juventus, Bellinazzo: 'Il patteggiamento dei manager bianconeri nel caso Prisma è giudiziariamente una delusione'

Nella giornata di ieri, il Gup del tribunale di Roma ha accettato in via definitiva il patteggiamento richiesto da Andrea Agnelli e da parte degli ex dirigenti della Juventus per il noto caso Prisma.

Una svolta che chiude un capitolo piuttosto discusso della storia del club bianconero, analizzata su X dal giornalista de Il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo: "Il patteggiamento dei manager della Juventus, immagino legato soprattutto alla manovra stipendi, è giudiziariamente una grande delusione. Una sentenza avrebbe fatto da spartiacque sulla gestione delle plusvalenze e dato più certezze sull'equità delle competizioni. E invece nulla".

Un pensiero sul quale Bellinazzo è voluto tornare poche ore dopo scrivendo un secondo messaggio sempre sui propri social: "Personalmente ritengo che la prova di una plusvalenza fittizia, che comporta il dolo di due parti, non sia emersa nel caso Juventus. E che sul punto il club bianconero, come gli altri, non andava punito in nessun ambito.

Perciò mi auguravo una sentenza chiarificatrice".

Juventus, i tifosi rispondono a Bellinazzo: 'Tempi troppo lunghi, dilatati dalla procura incompetente'

Le parole di Bellinazzo hanno scatenato una vera e propria discussione fra i suoi follower: "Tempi troppo lunghi, dilatati dalla procura incompetente che si è tenuta la causa sapendo che l'avrebbero spostata. L'equità delle competizioni è stata sotterrata nel 2023 (a campionato in corso) dopo 20 anni di carezze a chi si scambiava ragazzotti che neanche si spostavano" scrive un utente su X. Un altro poi aggiunge: "Come sempre la Juventus avrebbe dovuto fare da capro espiatorio per poi tracciare la linea per il futuro. E invece la decisione è industrialmente saggia.

Comunque di altre società sulle quali fare giurisprudenza c'è una lista, no?".

Infine un altro scrive: "Basta l'assoluzione di Arrivabene, che non era Amministratore delegato: chi lo era invece, in cambio di aver fatto da gola profonda, ha avuto l'immunità per lui e per la sua squadra. Ecco la certezza sull'equità delle competizioni".