Valentina Caruso è divenuta un volto della Rai grazie alla conduzione di trasmissioni quali 'Origini' e 'Camper'. Laureata in Archeologia, la giornalista è impegnata anche con Sky Sport dove racconta, in particolare, le vicende del Cagliari che sta giocando la sua terza stagione di fila in Serie A. Blasting News ha contattato Valentina Caruso per parlare sia delle esperienze in Rai che fare un punto della situazione sull'avvio in campionato dei sardi, guardando anche al suo futuro professionale.

Valentina: 'Si è creato un rapporto davvero speciale con il pubblico di Camper'

L'abbiamo vista alla guida di Origini: cosa rappresenta per lei raccontare il territorio italiano e quali storie l’hanno colpita di più in questa esperienza?

'La vivo come una vera e propria missione, ma anche come un’esigenza profonda. Raccontare il nostro territorio significa per me valorizzare le radici, la bellezza e l’anima dell’Italia, che spesso si nascondono nei dettagli e nelle storie delle persone. Mi guida la passione, l’amore per la nostra terra e il desiderio di far arrivare tutto questo al pubblico, con autenticità e rispetto'.

A Camper, sempre su Rai1, ha portato un approccio fresco e dinamico: che tipo di rapporto ha instaurato con il pubblico televisivo diurno?

'Devo dire che si è creato un rapporto davvero speciale con il pubblico di Camper: appassionati, curiosi, ma anche addetti ai lavori. Spesso mi scrivono per segnalarmi un sito o un luogo della loro città che vorrebbero veder raccontato, e questo per me è bellissimo, perché significa che c’è attenzione e interesse verso un patrimonio di cui, purtroppo, si parla ancora poco. Ringrazio di cuore la Rai e il mio direttore per questa meravigliosa opportunità, che mi permette di dare voce a luoghi e storie che meritano di essere conosciuti'.

Caruso sul Cagliari: 'Ho due momenti nel cuore'

A Sky Sport segue da vicino il Cagliari: terzo anno di fila in Serie A. Come giudica il mercato dei sardi e questo buon avvio di campionato?

L'infortunio a Belotti è stata una brutta tegola...

'Il Cagliari ha fatto un ottimo mercato, inserendo giovani talentuosi e mantenendo in rosa uomini d’esperienza capaci di dare solidità al gruppo e trasmettere quei valori di appartenenza alla maglia che spesso fanno la differenza. I giocatori appena arrivati come Borrelli, Esposito, Palestra e Folorunsho si sono inseriti perfettamente nell'ambiente e stanno sorprendendo per maturità e crescita costante. La scelta di affidare la squadra a Fabio Pisacane si è rivelata una scommessa vincente: il suo carattere, lo spirito combattivo e la capacità di non arrendersi alle prime difficoltà si riflettono pienamente nella squadra. Anche di fronte alla brutta tegola dell’infortunio di Belotti, a cui va il mio più sincero in bocca al lupo, il gruppo ha saputo reagire con determinazione e compattezza'.

Qual è stata la partita o l’episodio che più l’ha emozionata nella sua carriera da inviata?

'Ho due momenti nel cuore, uno di grande gioia e uno di profonda tristezza. Il primo è la promozione del Cagliari in Serie A, con il gol di Pavoletti al 94’ nella finale playoff di Bari l’11 giugno 2023. È stata un’emozione indescrivibile: una squadra che sembrava ormai condannata alla Serie B e che invece, con quel gol, ha ribaltato tutto. Ricordo la corsa verso la piazza per raccontare i festeggiamenti e poi l’attesa, nel cuore della notte, per l’arrivo della squadra a Cagliari, accolta da migliaia di tifosi in festa.Il secondo, purtroppo, riguarda la morte di Gigi Riva. Ho dovuto raccontarla in diretta, trattenendo le lacrime.

È stato un colpo durissimo, un dolore profondo. Nessuno era preparato a una notizia del genere, e trovare la lucidità per trasmettere tutto con rispetto e sensibilità non è stato affatto semplice'.

'Devo dire che ho la fortuna di avere follower educati'

Lei è una giornalista e conduttrice “made in Sardinia”: quanto le sue origini hanno influito nel suo percorso professionale e personale?

'Le mie origini hanno avuto un ruolo fondamentale, sia nel mio percorso professionale che personale. La Sardegna, con la sua storia millenaria, la sua cultura e le sue tradizioni così profonde, mi ha ispirata da sempre. Fin da bambina sentivo il desiderio di scoprire e raccontare ciò che rende unica la mia terra, e forse è proprio da lì che è nata la mia passione per l’archeologia prima, e per il racconto del territorio poi.

Un percorso che non ho mai tradito e che mi ha condotta alla laurea e, successivamente, alla divulgazione televisiva, dove posso continuare a far conoscere e valorizzare le nostre radici'.

Sui social è molto attiva, ma sempre con una comunicazione equilibrata e professionale: che rapporto ha con i suoi follower e come gestisce i commenti, positivi o critici?

'Devo dire che ho la fortuna di avere follower educati, rispettosi e sempre molto affettuosi. Sono tutti davvero carini e cerco, per quanto possibile, di rispondere ai loro commenti, alle domande e alle curiosità. È anche per questo che con i social ho un ottimo rapporto: mi piace il dialogo costruttivo e credo che la gentilezza debba restare alla base di ogni forma di comunicazione.Capita raramente di ricevere qualche commento poco piacevole, ma in genere arriva da profili fake, in quel caso preferisco semplicemente rimuoverli, senza dare spazio alla maleducazione'.

Guardando al futuro: quali sono i progetti a cui tiene di più e che le piacerebbe realizzare nei prossimi anni, tra informazione sportiva e divulgazione culturale?

'Sicuramente non vedo l'ora di tornare alla guida di Origini insieme al mio collega Francesco Gasparri, continuando al tempo stesso i racconti territoriali di Linea Verde Illumina con Sport e Salute. Ci sono poi altre due novità a cui tengo molto: un progetto interamente girato in Sardegna, insieme all'associazione "La Sardegna verso l'Unesco" alla scoperta della Civiltà Nuragica, che andrà in onda su Videolina a partire da metà novembre, e un’altra avventura archeologica per la Rai di cui, per ora, non posso svelare dettagli. Seguitemi però… perché promette di essere davvero emozionante'.