Gennaro Ivan Gattuso, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha fatto un bilancio del suo primo anno in panchina durante un'intervista a Vivo Azzurro TV, alla fine del 2025. Il tecnico ha reso omaggio al suo predecessore, Marcello Lippi, riconoscendo l’influenza del suo metodo nella costruzione del gruppo.
Il tributo a Lippi
«Lo ringrazio e non nego che da quando sono CT ho fatto tanto copia e incolla di quello che ha fatto lui. L’essere coerente, l’essere vero, se vuoi creare un gruppo c’è solo una strada: dare quella fiducia in più a un giocatore quando è un po’ in difficoltà, quando qualcuno pensa di non farcela, aiutarlo a provarci fino alla fine, dare senso di appartenenza.
Lui su questo è stato un maestro» ha dichiarato Gattuso, sottolineando come la coerenza, la verità e la fiducia siano stati i pilastri del suo approccio alla guida della Nazionale.
Contesto e riflessioni
Le parole del ct arrivano al termine di un anno intenso, segnato dalla sua prima esperienza sulla panchina azzurra. Il riferimento al 9 luglio 2006, giorno del trionfo mondiale con Lippi in panchina, richiama un momento simbolico della storia recente del calcio italiano e rafforza il legame tra il passato e il presente della Nazionale.
Il rapporto tra Gattuso e Lippi
Il legame tra Gattuso e Lippi è stato confermato anche da dichiarazioni dell’ex ct. In occasione della nomina di Gattuso a commissario tecnico, Lippi ha raccontato di averlo chiamato «subito per fargli i complimenti e dirgli due cose che restano naturalmente tra di noi, non sono per i giornali».
Ha aggiunto: «Sono felicissimo per lui. Davvero non immagina quanto. Una bella soddisfazione anche per me. Non ci sono parole per Rino: è una persona vera, un tecnico bravissimo. Tutto quello che si dice di lui è vero: serio, preparato, grintoso. Un leader. Farà benissimo in azzurro». Inoltre, ha sottolineato: «In lui ho trovato punti in comune per il carattere, per i rapporti con i giocatori. Ha un modo di gestire la squadra che somiglia al mio. Le sue squadre non sono solo agonismo, ma giocano, costruiscono dal basso. Farà di tutto per andare al Mondiale».