Tutti si sono posti la domanda se non dovessero servire, anche per piccoli lavori domestici, costosi permessi comunali. Un po' di chiarezza è stata fatta dal decreto 2 marzo 2018 del ministero delle Infrastrutture (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 di aprile). La normativa chiarisce definitivamente i campi in cui non è necessario nessun permesso a costruire

58 campi

Il decreto elenca 58 campi - non esaustivi - in cui si chiarisce chiaramente che non è più necessario chiedere permessi a costruire. La maggior parte di questi campi erano già stati - non così chiaramente - previsti dal D.P.R 380/2001.

Innanzitutto la manutenzione ordinaria: nessun comune potrà più chiedervi permessi per istallare, riparare o sostituire pavimentazione, intonaci, elementi decorativi, serramenti, inferriate interni o esterni.

Impianti e strutture

Stesso discorso vale anche per la riparazione, rinnovamento o sostituzione di controsoffitti (anche l'istallazione non strutturale), comignoli, ascensori, reti fognarie, impianti elettrici, impianti igenico sanitari o di distribuzione del gas. Agevolati anche istallazione, riparazione, integrazione e rinnovamento di impianti di illuminazione esterni, impianti antincendio, impianti di climatizzazione (su cui c'erano state molte controversie), di antenne, pompe di calore e punti di ricarica di veicoli elettrici.

Particolarmente interessante il tema degli impianti di estrazione di fumi: molto spesso in ambito condominiale si pretendeva un permesso comunale per procedere (e ostacolare) la posa di impianti ad esempio per bar o ristoranti.

Sì a serre, gazebo e pegole

Si pone la parole fine a controversie sull'istallazione di pannelli solari, fotovoltaici o minieolici, fonte di mille controversie.

Finalmente si potranno istallare serre mobili, gazebo e pergolati (non infissi nel suolo e di limitate dimensioni, anche se questa clausola non aiuta ad eliminare l'indeterminatezza), ma anche ricoveri per animali domestici con recinzione e giochi per bambini. Particolarmente interessante la possibilità di installare dissuasori e stalli per biciclette.

Sì anche a barbecue, infrastrutture da giardino fioriere, muretti, ma soprattutto ripostigli

Finalmente anche fine delle discussioni sulle infrastrutture da giardino: tipicamente un capanno degli attrezzi (purché non sia infisso nel suolo e di limitate dimensioni, cioè tutti quelli venduti in ogni buon negozio di bricolage). Stesso discorso per fioriere, muretti, fontane, sculture ma anche voliere e altre piccole infrastrutture.

Sì a tende, coperture per arredo, ma soprattutto gazebo e tensostrutture

Saranno soddisfatti commercianti, espositori e ristoratori. Se le strutture come gazebo, tensostrutture e stand fieristici saranno utilizzate per un tempo massimo di 90 giorni (tipicamente il periodo estivo) potranno essere installate solo previa comunicazione di avvio lavori. Stesso discorso per bagni chimici mobili. Completa libertà per tende e coperture leggere da arredo.