Siri, Google Assistant e Alexa di Amazon. Per i pochi che non li conoscessero si tratta degli assistenti vocali più celebri.

L'idea che gli smartphone potessero arrivare a rispondere a dei comandi vocali era vista con scetticismo da alcuni, oggi invece è una piacevole realtà che diventa una comodità importante in determinate occasioni.

Nelle ultime ore, però, si sta venendo a conoscenza di una vulnerabilità che si può considerare tranquillamente il rovescio della medaglia di tanti aspetti positivi di un sistema che rappresenta una facilitazione che ormai è contemplata nella vita di chi ha uno smartphone.

Da cosa bisogna difendersi ?

Viene da Berkeley la scoperta secondo cui esisterebbe una vulnerabilità attraverso la quale gli assenti vocali possono diventare uno strumento a disposizione di hacker e malintenzionati.

Pare, infatti, che all'interno di una nota audio o di un file mp3 sarebbe possibile inserire una traccia, impercettibile all'orecchio umano, ma che in realtà risulta perfettamente identificabile dall'intelligenza del telefono e che si traduce in comandi che, in maniera insospettabile, potrebbero portare i vari Siri, Google Asisstant ed Alexa ad operare delle azioni destinate a facilitare l'opera di possibili criminali informatici.

Tecnicamente potrebbe accadere che il nostro smartphone, sfuggendo al nostro controllo, su comando dell'impercetttibile traccia audio apra una pagina web al cui interno si potrebbero trovare dei sistemi in grado di farci attivare degli abbonamenti a pagamento, costosi servizi e così via.

Teoricamente tutto ciò che si può fare con l'ausilio del'assistente vocale sarebbe fattibile attraverso questi file. A rivelare questa verità e a portarla agli onori della cronaca internazionale è stata l'affidabile fonte del New York Times.

Cosa bisogna fare?

La prima cosa da fare è rispettare la stessa filosofia che dovrebbe governare chiunque si muove sulla rete: mai abbassare la soglia d'attenzione, soprattutto se non si è esperti.

Internet può trasformarsi in una giungla, dove a livello quantomeno tecnologico si possono subire danni importanti. L'altra raccomandazione, invece, è comunque ricorrente. Quando si ha a che fare con un file da scaricare o da riprodurre sul proprio dispositivo sarebbe opportuno conoscerne sempre la provenienza e di conseguenza la sicurezza e l'attendibilità, evitando di dare riparo nei propri dispositivi a qualunque cosa scaricata ignorandone l'origine.