Un violento Terremoto ha colpito nella giornata di ieri la provincia del Baluchistan, nel Pakistan sud-occidentale, provocando almeno 208 morti e 350 feriti.

La scossa di magnitudo 7.7 è stata avvertita fino alla capitale indiana New Dehli ed ha provocato il crollo di numerose abitazioni, riducendo molti villaggi costruiti precariamente con pietre e fango a macerie. Dopo la prima potentissima scossa, ve ne sono state numerose altre di assestamento che hanno variato tra i 4.3 e i 5.9 gradi di scala Richter (la punta massima di queste scosse è stata praticamente pari al devastante terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009).

Alle operazioni di soccorso stanno partecipando le forze dell'esercito e delle guardie di frontiera, ma purtroppo i lavori procedono a rilento a causa delle lunghissime distanze e delle condizioni penose delle strade. Ad Awaran, epicentro del sisma, ed in altri cinque distretti, è stato dichiarato lo stato d'emergenza.

Nella provincia del Baluchistan, prevalentemente desertica e poco popolata, sono presenti alcune installazioni nucleari. La regione è al confine con l'Iran ed è forte e costante la presenza di movimenti armati, uno dei quali ha attaccato un team di medici e infermieri impegnati nei soccorsi.

La violenza di questo sisma ha addirittura fatto emergere una piccola isola alta tra i sei e i dieci metri a poca distanza dalla costa di Jhanda, nei pressi di Gwadar. 

L'ultimo potente sisma in Pakistan risale a quasi otto anni fa: era l'ottobre del 2005 quando nella regione del Kashmir al confine con l'India un violentissimo terremoto di magnitudo 7.6 della scala Richter causò la morte di circa 82000 persone.