Non c’è limite alla nefandezza e alla avidità umana. Questa volta tocca ai becchini, più diplomaticamente chiamati necrofori. La Guardia di Finanza , dopo due anni di indagini, è ieri, 23 ottobre, intervenuta con sette ordinanze di misure restrittive su 5 necrofori e 29 persone tra medici, dipendenti pubblici che avevano messo in piedi un cartello di manipolazione dei cadaveri.

In parole più semplici i necrofori in servizio presso l’obitorio dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro provvedevano a fornire le cure d’uopo sulla salma del defunto senza consegnare la somma all’ospedale San Salvatore di Pesaro; non paghi di ciò provvedevano a fornire tutto il corredo funerario al ‘caro estinto’ dietro pagamento di 500 euro richiesto alle famiglie, inoltre si adoperavano a favorire le ditte funebri compiacenti dietro pagamento di piccole o grandi somme che si aggiravano intorno a un massimo di 500 euro.

Ma tutto questo non bastava. Provvedevano ad aprire e sezionare il cadavere per estrarre pacemaker su cui facevano mercato e iniettando poi formalina. I reati imputabili sono numerosi : peculato, truffa aggravata, rivelazione di segreto d’ufficio, esercizio abusivo della professione medica. Per ora 5 persone sono agli arresti domiciliari, 2 hanno ricevuto l’obbligo di presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria, altri 27 sono coinvolti..