In un piccolo comune  austriaco, Hohenthurn, distante solo pochi km dalconfine di Tarvisio in Friuli Venezia Giulia, per intenderci 100 km in linea d’aria con icapoluoghi di provincia di Udine e Gorizia, è stato inaugurato un nuovo centro chiamato“Wellness Centrum” dove, da cento a centoquaranta ragazze dell’est, potrannoesercitare la professione più vecchia del mondo con tutti i crismi dellalegalità.

In Austria, infatti, la prostituzione è legale eregolamentata dalla legge, con norme che garantiscono la sicurezza e l’igiene sia della prestatrice d’opera che del cliente.

Il locale è stato creato vicinoal confine proprio per attirare la clientela italiana.

La cifra sborsata dagli investitori, un gruppotedesco-svizzero, ammonta a circa 7 milioni di euro, con notevoli benefici per lecasse comunali, la cui giunta, il partito popolare di ispirazione cristianodemocratica, evidentemente non ha avuto problemi ad autorizzare la nuova iniziativa,che darà lavoro ad oltre quaranta persone.

Il giorno di apertura è stato organizzato come un qualsiasiopen day di una comune azienda, con la possibilità per le famiglie di vedere ilocali da cima a fondo, ed è stato visitato da oltre 3000 persone. Le uniche proteste della comunità locale riguardano ipossibili problemi di ordine pubblico relativi al traffico e alla mole di genteche si riverserà in un paesino così piccolo.

Prontamente rassicurati dallapolizia locale che sta predisponendo nuclei di controllo specifici.

Solo la Caritas locale e alcuni gruppi parrocchiali hannosollevato perplessità morali sullo sfruttamento di giovani donne, costrette aprostituirsi per necessità.