La Consulta, "Corte Costituzionale", con la sentenza del 12 febbraio 2014, ha dichiarato incostituzionale la tanto famigerata legge Fini-Giovanardi, che aveva equiparato lo spaccio di droghe "leggere" a quello delle cosiddette droghe "pesanti" con l'inevitabile applicazione delle medesime pene.

Tuttavia, per verificare quale effetto avrà tale sentenza, bisognerà attendere la conversione del decreto svuota carceri.

Importante: la sentenza della Corte Costituzionale avrà effetto retroattivo solo dal momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Le pene previste prima del decreto svuota carceri, entrato in vigore il 23 dicembre 2013:

  • applicazione della pena da 6 ad un massimo di 20 anni di reclusione e l'irrogazione di multa di € 26 mila ad un massimo di 260 mila (ai sensi dell'art. Art. 73, co.1, del D.P.R. n. 309/1990);
  • la pena era inferiore per gli episodi meno rilevanti (ad esempio piccole quantità di droga, indipendentemente dal tipo) ai sensi dell'art. 73, co. 5, del D.P.R. n. 309/1990;

Con il decreto svuota carceri vengono ridefinite le pene: ecco come.

Innanzitutto, il decreto svuota carceri ha introdotto un autonomo titolo di reato solo per le ipotesi meno gravi, diminuendone le pene. Per le ipotesi non gravi, la pena oscilla tra 1 anno e 5 anni di reclusione e l'irrogazione di una multa tra 3mila e 26mila euro.

Soprattutto cambia il termine di prescrizione del reato: se prime era di massimo 25 anni, ora si abbassa a 7,5 anni.

In questo frangente, si inserisce anche la sentenza della Corte Costituzionale del 12/2/2014 che dichiara illegittima la legge Fini-Giovanardi per eccesso di delega, in quanto inserita in un decreto che doveva disciplinare le Olimpiadi invernali di Torino nel 2006, e quindi in un contesto normativo del tutto inappropriato a trattare la regolamentazione delle droghe.

Ora, con la pubblicazione nella G.U., le pene verranno ristabilite come in precedenza, ovvero fino al 2005.

In caso di "droghe pesanti", se il fatto è di maggiore gravità, gli anni di reclusione andranno da 8 a 20; per quelli meno gravi, tra 1 anno e 6 anni. Termine di prescrizione di massimo 25 anni. Nel caso di "droghe leggere", i fatti più gravi comporteranno la reclusione da 2 anni a 6 anni, quelli meno gravi, invece, da 6 mesi a 4 anni.

Termine di prescrizione di massimo 7,5 anni.

Queste pene si applicano per chi ha commesso il reato entro il 23/12/2013 (decreto svuota carceri), e quindi tutti coloro che hanno un processo in corso possono beneficiare delle pene minori. Stesso beneficio avranno coloro che sono stati condannati ma la sentenza non è ancora passata in giudicato.

Chi ha commesso reati in data successiva all'entrata in vigore del decreto svuota carceri (23/12/2013) dovrà aspettare la conversione in legge del medesimo decreto che, se fosse convertito senza modifiche, comporterebbe un passo "parzialmente" indietro con l'equiparazione tra droghe leggere e pesanti solo relativamente agli episodi meno rilevanti.