Esteri, resta alta la preoccupazione della comunità internazionale per i fatti di Crimea. Il Premier ucraino Iatseniuk ieri ha contribuito non poco a gettare benzina sul fuoco, dicendo di essere ormai "vicini al disastro": una dichiarazione che ha avuto vasta eco negativa sui massmedia di tutto il mondo.Un autentico grido d'aiuto.

Per Iatseniuk il suo popolo ha ricevuto una dichiarazione di guerra tout court dai russi, con tanto di ingente schieramento di uomini e mezzi su un territorio esplosivo da un punto di vista geopolitico.

Ma esiste davvero il rischio concreto di un'invasione dell'Ucraina da parte dei russi?

Non è facile rispondere, anche perché regna ancora una certa confusione e non è del tutto chiara la reale natura di alcune inquietanti presenze di uomini in armi filorussi, che potrebbero anche essere burattini sapientemente manovrati da un regista occulto che ha interesse a far salire la tensione fino alla decisiva deflagrazione delle forze variamente disposte sul campo.

Ed è subito crisi

Intanto il Rublo è in caduta libera su Dollaro ed Euro, ma questo è solo l'inizio delle inevitabili conseguenze economiche della crisi, in una congiuntura che già durante la recente guerra civile ucraina disegnava orizzonti estremamente preoccupanti. Ma questo è ora l'ultimo dei problemi.



Bisogna riflettere sul fatto che ieri alcuni militari russi hanno sequestrato del materiale bellico presso un’accademia della Marina militare ucraina.

Armi sono state sequestrate anche nella città (strategica) di Sebastopoli, che si trova sul Mar Nero. Alcune fonti da verificare affermano che un ufficiale ucraino inviato per trattare è stato catturato e reso prigioniero, ma la situazione resta fluida e in attesa di ulteriori sviluppi.



Altro segnale che appare particolarmente negativo è che l’Ucraina ha richiamato tutti i suoi militari cosiddetti riservisti, ma l'analisi dei fatti deve soprattutto tenere conto di quello che potrebbe accadere a livello diplomatico-politico.

Perché è solo così che se ne può uscire. Il segretario di Stato americano Kerry ha avvertito la Russia che potrebbe subire ripercussioni nei rapporti con gli Stati Uniti se non tornerà sui suoi passi, ma naturalmente queste sono dichiarazioni di prammatica.

Il rebus legato ai profughi

Un altro dato molto preoccupante è che secondo le cosiddette "guardie di frontiera" russe sono arrivati in Russia 675 mila profughi ucraini. In caso di peggioramento della crisi in Ucraina centinaia di migliaia di profughi cercheranno riparo in territorio russo. E questo non sarebbe un problema da poco. Arriveranno anche in Italia nel medio periodo? Niente di più facile.