5 anni e sei mesi, questa la condanna per Catello Miotto, ex ballerino di Amici, il popolare programma di Maria De Filippi. L'accusa è per violenza sessuale, ai danni di una sua vicina di casa di Viterbo di 37 anni; la donna, all'epoca dei fatti, era la moglie separata di un amico.

Catello, che ieri si è recato a Viterbo per il processo accompagnato da uno zio e da un cugino, si è dichiarato innocente affermando di non avere violentato nessuno e che il suo unico pensiero è sempre stato il ballo. La richiesta dell'accusa, il pm Chiara Capezzuto, per il reato di violenza sessuale era di 6 anni e tre mesi, ma l'imputato, oltre alla pena stabilita dalla corte, si è visto addossare anche l'interdizione per 10 anni dai pubblici uffici più una provvisionale di 10mila euro a titolo di risarcimento per la vittima.

Ma vediamo i fatti: l'episodio sarebbe avvenuto a Bagnaia il 27 febbraio del 2010 nella casa dell'ex marito della donna la quale era intenta a badare alla figlia colpita da influenza. L'ex ballerino di Amici che all'epoca abitava al piano superiore avrebbe bussato alla porta per potersi sfogare di una serata andata male. Secondo l'accusa il Miotto, più che a uno sfogo verbale, avrebbe pensato a qualcos'altro trascinando la donna in camera da letto dove l'ex marito, tornato all'improvviso, li avrebbe trovati avvinghiati in maniera inequivocabile. Il ballerino di Amici però si è difeso dicendo che la donna al momento fosse consenziente e che lo avesse accolto in casa facendogli capire di essere disponibile nei suoi confronti.

La difesa, che ha già annunciato di fare ricorso in appello, ha fatto leva proprio sulla testimonianza dell'ex marito che aveva affermato di avere visto la donna sopra il Miotto, cosa che confuterebbe la violenza sessuale, rafforzando l'ipotesi del consenso.

Neanche la perizia medica presentata dalla difesa che dimostrerebbe che i segni trovati sul collo del ballerino di Amici non fossero dovuti a dei graffi per autodifesa, ma bensì ad un "succhiotto" della 37enne è riuscita a scagionare Miotto. Dopo un'ora e mezzo di camera di consiglio il giudice Eugenio Turco ha emesso la condanna a 5 anni e sei mesi.