Di tanto in tanto veniamo a conoscenza di qualche neonato nel Mondo che è palesemente sovrappeso, magari per disfunzioni ormonali che lo portano a pesare come un bambino di età molto più grande. Ma non è il caso di Santiago, bambino colombiano di otto mesi che pesa già 20 chili.
A riportare il suo caso il Daily Mail.
A portarlo al peso di un bimbo di 6 anni è stata la madre, che lo nutriva ogni volta che piangeva non con il latte materno ma con altri sistemi. Ciò lo ha portato in uno stato di obesità e in pericolo di vita. Ora è in cura presso Medellin Chubby Hearts, dove è previsto un trattamento che si protrarrà nel tempo e che comprenderà l'introduzione di alimenti sani, una 'riconversione' delle abitudini alimentari e, quando sarà in grado, una corretta attività fisica.
Non si esclude un intervento chirurgico per ridurre il grasso in eccesso.
La madre racconta che ormai era diventata schiava del figlio, date le sue difficoltà motorie e l'ossessione di nutrirlo continuamente. Anche portarlo in bracco era diventato per lei alquanto complicato, dato il suo peso.
L'obesità infantile è una patologia sempre più diffusa nel Mondo. Negli Usa riguarda il 15% di bambini tra i 6 e gli 11 anni. In Italia, secondo uno studio del ministero della Salute eseguito su un campione di bambini di nove anni residenti in alcune città della Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia e Calabria, un bambino su quattro risulta in sovrappeso ed il 13,6% è obeso. Dunque non stiamo messi molto meglio degli americani. Chi è obeso da bimbo, rischia di esserlo anche da adulto, riscontrando così malattie cardiovascolari, diabete, pressione alta, ipercolesterolemia.