Un'informativa della Reuters di oggi (28/04/2014) si sofferma diffusamente su un'iniziativa di Bill Gates in Cina. Il fondatore di Microsoft avrebbe acquistato lunedì scorso alcune pagine del "Quotidiano del Popolo", per lanciare un appello ai Cinesi "ricchi" perché si adoperino a favore dei loro concittadini più poveri.
Bill Gates avrebbe sottolineato il fatto che la Cina conta molti imprenditori e uomini d'affari di successo e avrebbe perciò espresso la speranza che essi usino una parte delle loro risorse finanziarie "per migliorare la vita dei poveri in Cina e in tutto il mondo", anche perché, come rileva la fonte Reuters, la "filantropia" in Cina stenta a decollare, soprattutto perché i Cinesi facoltosi avrebbero timore che le loro donazioni possano attirare l'"attenzione" del fisco sulle loro fortune.
Indubbiamente, l'iniziativa di Bill Gates getta alcune "ombre" sul tanto decantato "modello di sviluppo" cinese, tenuto conto che, in effetti, secondo i dati forniti dalla Reuters, la Cina si collocherebbe "in fondo alla lista dei paesi in cui le persone si adoperano in opere di beneficenza". Per dare il buon esempio, Bill Gates ha annunciato che la società internet cinese "Alibaba Group Holding Ltd" darà vita ad un Ente Morale di Beneficenza, che si concentrerà su ambiente e salute, giungendo a erogare fino a 3 miliardi dollari.
Tenuto conto che, secondo i dati Reuters, in molte zone rurali della Cina le popolazioni vivono con un reddito annuo inferiore ai 1.000 dollari e mancano di un'adeguata assistenza sanitaria, speriamo che l'appello di Bill Gates sia raccolto dai cinesi facoltosi e sia anche sostenuto dall'opinione pubblica mondiale, dando al fatto il risalto che merita.