Non si capisce bene su quali presupposti un noto settimanale avanza in questi giorni un'ipotesi (suicidio) nuova relativamente alla drammatica sparizione della signora Elena Ceste, un'apparentemente tranquilla madre di famiglia residente a Costigliole d'Asti che nel mese di gennaio 2014 ha fatto perdere le sue tracce da un giorno all'altro: sul caso di seguito trovate i nostri aggiornamenti.

Per il settimanale da noi richiamato in apertura esisterebbe la possibilità di un gesto disperato da parte di Elena Ceste la quale, vittima di un momento di depressione conseguente a una vicenda particolare della quale qualcosa ancora sfugge, avrebbe optato per la peggiore delle decisioni possibili: togliersi la vita.





Ciò che resta da capire è dove sarebbe poi finito il suo corpo. Secondo una teoria che ci pare alquanto fantasiosa, ma che per dovere di cronaca dobbiamo darvi, Elena Ceste sarebbe stata murata. Dove? Ancora non si sa, ma alcune particolari apparecchiature in dotazione agli inquirenti potrebbero aiutarci a scoprire la verità e dunque ad accertare eventuali responsabilità penali e morali in questa vicenda ancora tutta da ricostruire.

La speranza degli esperti è appunto quella di individuare elementi utili per lo meno a imboccare la pista buona, a individuare tracce utili a circoscrivere le suddette responsabilità.



Tra i sospettati c'è sempre, inevitabilmente, il marito della donna, dunque uno che la conosceva meglio degli altri e che volendo potrebbe tacere elementi importanti ancora sconosciuti (ma questo comporterebbe un suo coinvolgimento diretto e noi non vogliamo forzare troppo certe conclusioni banali).

Resta sempre aperta la tesi - oggettivamente suggestiva - di una sorta di ricatto che potrebbe aver fatto danni seri al sistema nervoso evidentemente già provato di Elena Ceste. Gira questa voce di un filmato compromettente girato senza che lei ne fosse consapevole ma francamente questa storia ci pare una sorta di leggenda metropolitana. Nelle prossime settimane ne sapremo comunque di più.