Che fine fanno le tesi di laurea che lo studente al termine del suo percorso di studi fa stampare e lascia alla commissione e al relatore o ai due relatori? Chi pensa, se c'è qualcuno, che esse vengano custodite gelosamente in qualche archivio degli atenei italiani, ovviamente si sbaglia di grosso. Forse è anche quanto pensavano anche alcuni studenti dell'Università degli Studi di Milano, detta convenzionalmente anche semplicemente "la Statale", prima della scoperta di questa mattina.

Come riportato infatti dall'edizione on line de "La Repubblica", quattro cassoni per la raccolta differenziata di carta e cartone, quelli bianchi per intenderci, sono stati ritrovati, a Milano, stracolmi di tesi di laurea il cui frontespizio non lascia spazio a dubbi circa la loro provenienza: ovvero le facoltà di Matematica, Informatica e Scienze Naturali dell'Università degli Studi di Milano, poco lontane dal luogo del ritrovamento.

Inutile dire che gli studenti non sono certo stati felici di questa scoperta, che del resto mostra simbolicamente piuttosto bene dove finiscono gli sforzi di mesi di tantissimi studenti e quindi quale considerazione abbia l'impegno di uno studente per quanto riguarda l'ateneo. Non è infine chiaro se si sia trattato del gesto di un collaboratore didattico che ha voluto liberare un archivio in maniera rapida, semplice e risolutiva. Fatto sta che trovare delle copie di tesi di laurea, compilate e intestate col nome di uno studente e l'indicazione di un ateneo, nonchè di un professore relatore, non è il massimo a livello di immagine per il mondo accademico.

E di certo non potrà fare piacere a chi ha speso tempo, fatica e denaro per vedere coronata una tappa della vita molto importante. Che qualcuno ha pensato bene di gettare nell'immondizia.