Lunedì nel carcere di Firenze avrà luogo l'interrogatorio di garanzia di Riccardo Viti. L'uomo è stato arrestato venerdì scorso e ha già confessato l'omicidio della prostituta rumena di 26 anni Andreea Cristina Zamfir. Viti è accusato di omicidio, violenza sessuale e sequestro di persona. Attualmente le accuse riguardano solo l'omicidio della ventiseienne rumena. L'indagato ha confessato anche di essere responsabile di altri fatti che al momento non gli sono stati ancora contestati.

Intanto altre prostitute, ascoltate dagli inquirenti, hanno confermato di essere state vittime di violenze subite dall'uomo.

Grazie anche alle loro testimonianze si è potuto conoscere ulteriori particolari sulla vita, all'apparenza normale, dell'idraulico cinquantacinquenne. L'uomo dopo aver avvicinato le donne era solito portarle nello stesso luogo dove poi è stato trovato il corpo senza vita della giovane rumena e iniziava il suo gioco erotico solo, a quanto ha dichiarato, quando aveva il consenso delle prostitute stesse. Viti portava con sé una valigetta all'interno della quale aveva, secondo la ricostruzione delle donne, vari strumenti utili ai suoi giochi come nastro adesivo, corde, pali di legno e vasetti di lubrificante.

Il pubblico ministero, Paolo Canessa, ha descritto Riccardo Viti come un uomo che "Raggiungeva il piacere soltanto vedendo gli altri soffrire". I vicini ne parlano come "una persona gentile anche se un po' ruvido e strano, a volte infantile". Una personalità complessa insomma, di giorno un uomo perbene che di notte si trasformava.