Non sarà solo il caldo afoso di questi giorni ad alimentare i "bollenti spiriti" ma anche l'aumento dei carburanti nel primo weekend dopo la chiusura delle scuole. I gestori, a seguito degli aumenti di 1,5 centesimi al litro delle case madri, in segno di protesta, dalle 7 del 14 giugno alle 19.30 del 17 giugno garantiranno solo il servizio "servito". Gioco di parole a parte, tutti i "self" saranno disattivati.

Una protesta singolare che sfocerà il 18 giugno con lo Sciopero Generale dei carburanti di 24 ore. Arriva la bella stagione e si prepara la stangata a chi, dopo un anno di sacrificio, si prepara alle beneamate ferie.

Tuttavia, la colpa non è tutta dei gestori, in quanto sul costo dei carburanti pesano 24 centesimi di imposte. Il carburante è il vero "serbatoio" per lo Stato italiano che non riesce a tagliare le spese ma le finanzia con le imposizioni su benzina e gasolio.

La mobilitazione generale è confermata nonostante un incontro presso il ministero dello sviluppo economico tra Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc - Anisa Confcommercio e gli organi competenti. Si cercherà di scongiurare lo sciopero generale ma le parti restano molto distanti. L'obiettivo è quello di dare un impulso a tutto il settore cercando di abbassare i prezzi che renderebbe meno "caldo" il mercato, anche nell'interesse degli automobilisti, e dovrebbe ricucire i frequenti strappi con i "gestori" che in questi anni hanno imposto condizioni inique al mercato, soprattutto quello italiano. In questa situazione, il consiglio, soprattutto per chi utilizza l'auto per lavoro, è di rifornirsi al più presto, onde evitare rincari selvaggi.