Una bomba rudimentale è esplosa nella sede fiorentina del Partito Democratico, in via Forlanini. Intorno alle 4 di mattina, un ordigno formato da tre bombolette da campeggio e da liquido infiammabile, chiusi in un contenitore di plastica, esattamente in un secchio, sono stati fatti brillare con un fumogeno. L'esplosione ha provocato alcuni danni all'ingresso della sede, ma fortunatamente non ci sono state vittime.

Un grosso spavento per gli abitanti degli edifici della zona, che per sicurezza, dopo lo scoppio, sono scesi in strada. Finora non è giunta alcuna rivendicazione, anche se, le modalità dell'atto vandalico sembrano ricondurre alle fazioni anarchiche e ai No-Tav. Ci sono stati, infatti, nelle ultime settimane, altri episodi di vandalismo contro le sedi del Pd, in particolare ad Empoli dove sono apparse scritte contro Matteo Renzi ed in favore dei No-Tav. Inoltre, nei giorni scorsi, erano apparse sui muri del palazzo della sede di Firenze altre scritte che richiamavano il simbolo degli autonomi, con lettere colorate in rosso e nero.

Il questore del capoluogo toscano, Raffaele Micillo, ha spiegato che la polizia sta visionando le immagini delle telecamere di zona per provare ad individuare gli attentatori. Inoltre, verrà rafforzata la sorveglianza nelle sedi di tutti i partiti, non solo in quelle del PD. Per quanto riguarda le indagini, il questore ha anticipato che le tracce e gli indizi raccolti finora lasciano pensare ad un episodio collegato ad altri già verificatisi in Italia in quest'ultimo periodo, quindi non dovrebbe trattarsi di un fatto isolato.

Dura la reazione del segretario provinciale del Partito Democratico, Fabio Incatasciato, il quale ha parlato di "qualcosa di veramente grave" e non di una bravata. Inoltre, ricordando come per la città di Firenze sia la prima volta che accade un episodio simile, il segretario provinciale chiosa con amara ironia: "Questo non è un atto vandalico, ma un salto di qualità. A Firenze non ricordiamo di un episodio simile". Indignato il sindaco Dario Nardella, il quale ha definito " poveri vigliacchi" i protagonisti dell'attentato alla sede di via Forlanini.