Un vero e proprio bagno di folla quello accorso all'incontro di sabato con Papa Francesco, ove si sono contate almeno 250.000 persone, in occasione della messa celebrata dallo stesso Pontefice a Sibari, nell'area ex-Insud, appositamente dedicata. Ciò in seguito agli altri appuntamenti tenuti dal Santo Padre, da quello al carcere di Castrovillari dove ha incontrato i genitori del piccolo Cocò, barbaramente ucciso dalla 'ndrangheta locale, oltre ai detenuti della stessa struttura, fino ai vari appuntamenti nella cittadina di Cassano all'Jonio.

Nell'omelia della celebrazione iniziata poco dopo le ore 15, Papa Francesco mette in evidenza le potenzialità del territorio, i vari progetti educativi, culturali, e di recupero dei giovani all'attivo (citando, a titolo d'esempio, il "progetto Policoro"), quindi l'esortazione, rivolgendosi ai giovani, a non farsi rubare la speranza, esortazione già più volte avanzata, come riconosciuto dallo stesso Papa Francesco, e che, come Egli stesso ha affermato, ci ha tenuto a ripeterla ulteriormente in quest'occasione.

Questo sempre a proposito del ripudio di ogni forma di male, di ingiustizia, sottolineando come un cattolico non possa mai essere un "adoratore del male". In quest'ultimo passo si coglie la volontà di un Papa, instancabile nel portare avanti la sua opera, di porre una linea di confine netta tra il bene ed il male, richiamando evidentemente alla coerenza i credenti.

Il Papa ha proseguito poi con forza sulla linea intrapresa scomunicando la 'ndrangheta e tutte le mafie (arrivando così al culmine di un cammino già intrapreso da Papa Giovanni Paolo II che vi aveva posto delle importantissime basi, prima nell' '84 e in seguito nel '93 ). Questo dopo aver ribadito la condanna alle violenze sui bambini (già posta in essere ampiamente durante la visita al carcere di Castrovillari).

La speranza per i calabresi onesti (tra i quali si vuole annoverare anche chi scrive il presente articolo) è che le parole e i gesti colmi di significato del nostro amato Papa Francesco possano tramutarsi in linfa vitale per un Territorio che ha tanto bisogno di rinnovamento, e che ha bisogno di utilizzare il più possibile le sue "parti migliori", le sue risorse.

Una curiosità sull'evento: sulla strada da Cassano all'Jonio fino all'area di Sibari destinata alla celebrazione, Papa Francesco vede tra la gente accorsa a salutarlo una ragazza disabile, Roberta, di 21 anni, e tra la gioia dei presenti fa fermare la macchina per scendervi.

Un'ulteriore riconferma, oltre che della sua disponibilità, dell'umiltà, la stessa col quale il Santo Padre ha voluto presentare la sua visita ("Vengo per chiedervi scusa", con riferimento all'episodio della nomina di Monsignor Nunzio Galantini, Vescovo di Cassano, a segretario della Cei) e, insieme, della smisurata umanità e grandezza di questo Papa.