La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha emesso una richiesta di arresto nei confronti del deputato di Forza Italia Luigi Cesaro, già Presidente della Provincia di Napoli. L'indagine della Procura di Napoli, condotta dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli con i pm Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Cesare Sirignano, si riferisce a presunte irregolarità nella concessione di appalti del Comune di Lusciano, in provincia di Caserta, a ditte legate al clan dei Casalesi ed ha portato all'arresto di sette persone, tra cui Raffaele e Aniello Cesaro, fratelli di Luigi, e Nicola Ferraro, ex consigliere regionale della Campania dell'Udeur.

I fatti si riferiscono al periodo tra il 1999 e il 2000, quando la Cesaro Costruzioni si accordò, secondo quanto accertato dalle indagini, con la famiglia Bidognetti, che esercitò pressioni sulle amministrazioni in cambio del 7% dell'importo dell'appalto; circostanza che costa a Luigi Cesaro l'accusa di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso e turbativa d'asta con l'aggravante di aver favorito il clan dei Casalesi. Principale sostegno delle accuse a Cesaro sono le dichiarazioni di due pentiti dei Casalesi, Luigi Guida e Gaetano Vassallo che riferiscono, tra le altre cose, di aver incontrato l'onorevole Cesaro ad una riunione di camorristi.

I precedenti del deputato Luigi Cesaro

Le disavventure giudiziarie non sono una novità per Luigi Cesaro, detto "Giggino 'a purpetta", che può annoverare nei suoi trascorsi anche un arresto nell'ambito di un blitz contro la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo nel 1984.

Condannato a 5 anni di reclusione nel 1985, fu successivamente assolto in Cassazione per non aver commesso il fatto, pur vedendo riconosciuta la frequentazione con i vertici camorristici per ammissione dello stesso Cutolo che lo definisce "il mio autista". Frequentazioni che non hanno impedito al partito di Berlusconi di candidarlo nel 2009 alla Provincia di Napoli, della quale conquista la presidenza con il 58,3% delle preferenze.

La difesa di Cesaro

Alla notizia della richiesta di arresto, Cesaro ha reagito dichiarando la sua "amarezza per un'accusa ingiusta" e anticipando la richiesta alla Camera dei Deputati affinché si pronunci rapidamente per l'autorizzazione all'arresto. Visti gli orientamenti manifestati recentemente con il caso Galan, c'è da attendersi che il suo desiderio venga esaudito.