L'incidente avvenuto ieri mattina intorno alle 9 all'interno della Kyklos di Aprilia in provincia di Latina, quando hanno perso la vita due operai di San Lorenzo Nuovo, nel viterbese. Fabio Lisei e Roberto Papini lavoravano in una ditta di autotrasporti. I due operai italiani stavano lavorando sopra un impianto di compostaggio. Stando a quanto è stato fin qui possibile ricostruire, pare che i due autotrasportatori di una ditta esterna in provincia di Viterbo, addetti al carico di rifiuti speciali, al momento in cui è stato aperto il boccaporto, sarebbero stati investiti dalle esalazioni venefiche di una sostanza tossica, probabilmente il perclorato.

Insomma, dopo aver attaccato il tubo del percolato al primo autocarro non avrebbero indossato le mascherine di protezione perché in teoria stavano maneggiando materiale non tossico (scarti di rifiuti organici) che non prevedono l'obbligo di indossarle. Stando però a quanto hanno ricostruito i carabinieri, i vigili del fuoco e l'ASl, i due operai si sarebbero arrampicati sul tetto degli automezzi, comportamento vietato dal regolamento di sicurezza della Kyklos. Gli uomini, in tal modo, pensavano di guadagnare tempo aprendo la valvola sopra la cisterna, per dare fiato e caricare più velocemente, non sapendo che così facendo avrebbero solo accorciato il tempo della loro vita, fino a raggiungere il punto di non ritorno.

Per sapere esattamente però da cosa è stata determinata la morte dei due operai sarà necessario attendere l'esito dell'esame autoptico. Intanto però l'avvocato dell'azienda esclude che le esalazioni provenissero dalla cisterna: "Gli operai avevano utilizzato gli stessi camion anche venerdì. In più, dai primi rilievi sembrerebbe che l'incidente non sia avvenuto subito, all'apertura della cisterna, ma quando hanno iniziato a riempirla di percolato.

Chiaramente, gli accertamenti sono ancora in corso". L'avvocato della ditta sottolinea anche che l'impresa ha un proprio documento di rischi, un piano operativo di sicurezza e i lavoratori sono dotati di un apposito kit con i dispositivi di protezione individuale. Il sindaco Massimo Bambini, di San Lorenzo Nuovo, dove erano residenti i due operai morti, ha annunciato che in occasione dei funerali sarà osservata una giornata di lutto cittadino.