La nave naufragata un anno e mezzo fa ha raggiunto il porto di Genova, senza intoppi né imprevisti, nel rispetto della tabella di marcia e dei tempi previsti. Il trasferimento è avvenuto con successo e ha dato grande soddisfazione per la squadra che ha lavorato non senza ostacoli alla rotazione del relitto e al rigalleggiamento. Anche il premier Renzi, presente sul molo di attracco con la moglie Agnese e al Ministro della Difesa Pinotti e al Ministro dell'Ambiente Galletti, si dichiara "orgoglioso del team che ha portato a termine questa grande impresa", menzionando la memoria delle 32 vittime del naufragio e dimostrando profonda gratitudine e riconoscenza per gli abitanti del Giglio, che hanno saputo essere collaborativi e di cuore.

Un ringraziamento viene rivolto da Renzi anche alla Protezione Civile e al prefetto Gabrielli, che ha avuto le spalle larghe contro qualche maldicenza e diffidenza ma che ha coordinato le operazioni in modo eccellente. Estende la sua gratitudine e l'elogio anche a tutte le Forze dell'Ordine.

La nave, giunta dall'isola del Giglio, nell'ultima fase di crociera ha navigato ad una velocità di 0.3 nodi, molto lentamente, a causa delle condizioni del mare, trainata da otto rimorchiatori e con imbarcazioni di supporto messe a disposizione dalle Autorità Portuali genovesi. È stata attraccata nello scalo di Pra-Voltri, ormeggiata con dei grossi cavi di acciaio a 13 bitte del molo, e verrà smantellata secondo un programma di lavoro che durerà circa due anni.

Lo smantellamento avrà inizio proprio qui e poi proseguirà in altre zone del porto; i materiali verranno in gran parte recuperati e riciclati. Questa è stata un'operazione che passerà alla storia della marineria italiana, senza precedenti.

Prima di iniziare le vere e proprie manovre di smantellamento del relitto, la nave verrà ispezionata internamente alla ricerca dell'ultimo disperso, il cameriere indiano Russell Rebello, probabilmente ancora intrappolato nella Concordia e mai ritrovato durante i soccorsi e le successive perlustrazioni dei sommozzatori.

Le operazioni di demolizione passano nelle mani del consorzio Saipem San Giorgio che si occuperà, come fase iniziale, di effettuare un primo alleggerimento della nave, con la rimozione degli interni che verranno eliminati e non riciclati. Successivamente la nave verrà trasferita nella zona di Sampierdarena, dove verranno tagliati orizzontalmente i ponti; infine, sarà spostata in una parte del super-bacino a secco per l'ultima fase di demolizione.

La spiaggia di Voltri era affollata di persone, tra turisti e curiosi che, armati di bonicolo, attendono l'arrivo della Concordia per seguire le operazioni di ingresso in bacino e attracco. Sicuramente un evento che non capita frequentemente e si aggiunge il fatto che molti di questi avevano, a suo tempo, assistito al varo della Concordia proprio nel porto di Genova. C'è anche, tra la folla, chi ha viaggiato su quella nave, in crociera durante una vacanza prima della tragedia. Un mazzo di fiori sulla plancia di comando per le 32 persone che hanno perso la vita quella lunga notte, è stato fatto recapitare da Elio Vincenzi, marito di Maria Grazia Trecarichi, una delle vittime del naufragio.