Un illusione. Doveva essere di 72 ore, non è invece scoccata la quinta di ora che la tregua umanitaria, scattata questa mattina alle otto, è saltata intorno a mezzogiorno e trenta, siamo alle solite. Insieme al cessate il fuoco salta anche la conferenza del Cairo, dove tra l'altro domani arriverà anche Renzi, per una breve visita dove affronterà appunto il tema della crisi a Gaza, che il governo egiziano ha deciso subito di annullare. Lo stop al cessate il fuoco è stato annunciato da Radio Gerusalemme, motivo, il rapimento, sembra rivendicato da Hamas, di un ufficiale ventitreenne dell'esercito israeliano e l'uccisione di due soldati durante un blitz di Hamas nella zona di Karem Shalom; l'inviato Onu, Robert Sarry, in attesa di conferme alle notizie che arrivano, punta il dito contro i palestinesi per il grave atto di violazione al cessate il fuoco, preoccupazione che si avverte anche alla Casa Bianca.
Fuoco aperto dell'artiglieria dell'esercito d'Israele su gruppi di palestinesi usciti dagli ormai famigerati tunnel; riferiscono fonti mediche che i morti sono almeno dieci e i feriti un centinaio. Addio speranza di pace il succo. Fonti locali, che attendono comunque conferme più precise, parlano anche di bombardamenti , iniziati subito dopo il presunto rapimento del militare di fanteria Ghivati,sull'ospedale Abu Yussuf al-Najar a Rafah.
E riparte il valzer delle accuse tra le parti in causa sulla responsabilità di chi ha provocato la fine della tregua umanitaria. Secondo la versione delle Brigate Al-Qassam, la fazione militare di Hamas, gli scontri di questa mattina sono avvenuti prima del cessate il fuoco, dopo secondo gli israeliani.
Il governo di Tel Aviv tuona contro Hamas e le altre organizzazioni, ritenute terroristiche, per la grave violazione alla tregua umanitaria che si erano impegnate a mantenere davanti ai rappresentanti di Onu e Stati Uniti. Hamas replica dal canto suo dicendosi non sorpreso dal comportamento del nemico che è solito non rispettare gli impegni. Motivi questi che ascoltiamo da sempre e che non hanno condotto da nessuna parte.