Si chiamava Bernadetta Boggian la suora uccisa questa notte all'interno del convento di Kamenge in Burundi, dopo le altre due. C'è stata la conferma ufficiale dalla Farnesina. Nel pomeriggio era toccata la tragica sorte a suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti. Non sono ancora chiare le cause del triplice omicidio, ma sembra che sia stato causato da una persona squilibrata durante un tentativo di rapina nei locali del convento.

Almeno così comunicava la diocesi di Parma da cui provenivano le tre missionarie, esprimendo il cordoglio alla Congregazione delle missionarie Saveriane.

Il ministero degli Esteri sta aspettando che le autorità del Burundi esauriscano l'inchiesta così che possano essere rimpatriate le salme. Sembra comunque che i fatti non siano così chiari. Ci sono pochi particolari resi pubblici. A partire dal fatto che le prime due suore sembrano essere state sgozzate, la dinamica che ha fatto la terza vittima diventa drammatica.

La suora sembra essere entrata verso le 16 di ieri nell'ufficio del superiore dei missionari Saveriani in Burundi, padre Mario Pulcini, cercando le due sorelle scomparse. Una volta capito che non potevano essere uscite dal convento in quanto c'erano guardie armate ai cancelli, la suora controlla i locali entrando da una porta laterale della casa in cui dormivano, rimasta aperta, e ritrova i due cadaveri.

Secondo altre testimonianze, le altre suore del convento più tardi tornano a cercare aiuto in quanto pensano che qualcuno possa essere rimasto ancora in casa, ed a quel punto viene ritrovato anche il corpo della terza suora.

A questo punto non si capisce molto se l'omicida sia rimasto in casa, se abbia incontrato Bernadetta ed uccisa perché scoperto o se ci sono stati altri complici.

Non si escludono altre ipotesi, specie quella dell'omicidio religioso per la dinamica delle uccisioni. Ma poiché le donne uccise erano benvolute dalla popolazione, per l'aiuto che svolgevano presso i malati, rimane in pratica l'ipotesi della rapina degenerata in strage.

A fine agosto 2013 suor Bernadetta scriveva: "La Provvidenza mi ha fatto dono di incontrarmi con diversi popoli e culture, di vedere panorami stupendi.

Ho conosciuto persone meravigliose; cristiani e credenti di altre religioni: volti che sfilano davanti a me come una sequenza, facendomi rivivere lo stupore di avere incontrato i semi del Vangelo già presenti."