L'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha diramato gli ultimi dati circa il contagio del virus Ebola, i casi di morte e i rischi per il mondo, Italia inclusa. Secondo i dati aggiornati, il virus è uno dei peggiori degli ultimi anni. In tutto il mondo sono già state contagiate diecimila persone in soli otto mesi. E proprio a causa di questa consapevolezza che il panico ha toccato tutti i Paesi, anche il nostro. E mentre Barack Obama invita alla calma e dice che il virus può essere sconfitto, in diversi paesi viene imposta la quarantena agli operatori sanitari che tornano dalle zone maggiormente colpite dall'Ebola.

Virus Ebola: la mappa del contagio

Secondo il conteggio ufficiale dell'Oms i casi di persone colpite dall'Ebola sono 10.141, di cui 4.922 già morti accertati. Tra questi morti è inclusa la bambina di 2 anni, originaria della Guinea, che ha fatto in Mali un viaggio in autobus per più di 1.000 chilometri prima di arrivare in ospedale. Guinea e Sierra Leone sono tra le zone più colpite della terra. Molti operatori sanitari e molti medici sono esposti al contagio, in quanto prestando servizio in Africa a contatto con i malati rischiano di contrarre il virus. Un caso emblematico è quello di Craig Spencer, medico americano tornato dalla Guinea malato. Ma che dire dell'Italia? Il rischio c'è?

Virus Ebola: in Italia che rischio c'è?

Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, ha un po' fatto lo stesso discorso di Obama, invitando la popolazione a non lasciarsi prendere dal panico.

Al momento in Italia esistono due persone che si trovano in quarantena. Si tratta di un medico e di un'infermiera che sono stati in Africa, per esattezza in Sierra Leone. Nessuno dei due ha avuto contatto diretto con persone malate di Ebola, ma considerato che la Sierra Leone è uno dei paesi maggiormente colpiti, si è preferito essere prudenti.

Se dovessero sviluppare i sintomi dell'Ebola, verrebbero subito ricoverati in alto isolamento. In altre parole, per ora il nostro Paese è perfettamente al sicuro. Bisogna solo stare attenti a non scambiare l'influenza per Ebola.