Non ha fatto troppo scalpore l'ultima impresa stratosferica, ma è pur sempre un record battuto. Alan Eustace, vice presidente senior di Google, alla non più tenera età di 57 anni ha battuto il record che fu dell'austriaco Felix Baumgartner, gettandosi da un altezza si 41.150 metri, circa 2.000 in più del predecessore. L'avventura è stata preparata in silenzio per non farla sembrare un evento pubblicitario, fino al 24 ottobre, quando l'uomo si è fatto trasportare da un pallone stratosferico partito dal deserto del New Mexico, vicino Roswell, e dopo aver raggiunto l'altezza pattuita in un paio d'ore, si è sganciato con una piccola carica pirotecnica.
Raggiunta una velocità di 1.322 km orari in quattro minuti di caduta libera, ben oltre quella del suono, ha poi, dopo circa altri 11 minuti, raggiunto il suolo con il paracadute, un poco scompostamente, a 112 km di distanza dal punto di partenza. C'è chi dice di aver sentito un tenue bang sonico durante il rientro.
Ci sono state alcune differenze tra i due salti: Baumgartner aveva raggiunto l'apogeo (il punto più alto) in una navicella aperta, mentre Eustace lo ha fatto direttamente attaccato al pallone pieno di 990 metri cubi di elio, ma indossando una tuta pressurizzata più resistente ed ingombrante. E sarà stato per questo che la maggiore resistenza negli strati più densi, seppure rarefatti dell'atmosfera, ha impedito all'uomo di battere anche il record di velocità in caduta, che ancora appartiene al salto precedente.
Eustace, che è pilota di aerei da turismo, paracadutista ed appassionato di sport estremi, oltre che molto ricco, ha organizzato di persona l'evento, senza Google, facendosi però aiutare nel progetto e la costruzione dei materiali per l'impresa dalla società Paragon Space Development Corporation, che lavora proprio per l'esplorazione della stratosfera. La poca copertura mediatica è stata una scelta precisa, ed il volo ha come unico testimone la telecamera montata sulla tuta, a coronamento dello sforzo mantenuto segreto per circa 3 anni. Probabilmente ci saranno ora ricadute tecnologiche per quanto riguarda lo studio futuro della prossima esplorazione umana della stratosfera, finora riservata a palloni sonda e razzi. La Federazione Aeronautica Internazionale ha confermato ufficialmente il record di altezza.