Sono ancora poche e frammentarie le notizie relative all'autopsia sul corpo di Elena Ceste, la mamma di Costigliole d'Asti che mancava da casa dallo scorso 24 gennaio e i cui resti sono stati ritrovati sabato 18 ottobre in un canale di scolo non lontano dalla sua abitazione. Dalla conferma dei risultati del DNA, sono stati tanti gli interrogativi da parte degli inquirenti, dei familiari e degli italiani in genere: come è arrivata fino a lì la povera mamma di quattro figli? Qualcuno ne ha occultato il cadavere? Si è trattatato davvero di suicidio, di un drammatico incidente o di omicidio?

Al momento la Procura non esclude nulla sebbene l'avviso di garanzia recapitato lo scorso venerdì a Michele Buoniconti faccia chiaramente intendere quale sia la pista più probabile. Sebbene i magistrati abbiano considerato tale formale accusa per omicidio volontario e occultamento di cadavere un atto dovuto per dare la possibilità a Michele Buoniconti di difendersi, non ci sono dubbi che molti siano gli errori da lui commessi nella descrizione dei fatti di quella tragica giornata.

Elena Ceste, aggiornamento del 28 ottobre: nessuna ferita nel corpo ma le indagini continuano

C'è da dire che le prime indiscrezioni sull'esito dell'autopsia su Elena Ceste effettuata sabato 25 ottobre presso l'Istituto di Medicina Legale di Alba non hanno dato i risultati che probabilmente gli inquirenti aspettavano: non c'è nessun segno di ferite che facciano pensare ad una morte violenta.

Le cose potrebbero cambiare grazie agli ulteriori ritrovamenti effettuati domenica dai Carabinieri e costituiti da alcuni resti di mani, piedi e vertebre sempre della povera mamma di Costigliole d'Asti e già portati presso l'Istituto di Medicina Legale per essere analizzati, così come dalle analisi istologiche e tossicologiche degli stessi.

Elena Ceste, aggiornamenti del 28 ottobre: i genitori e i parenti di Elena confermano la fiducia a Michele

E mentre le indagini proseguono, la famiglia di Elena Ceste conferma di non avere al momento nessun motivo per togliere la fiducia a Michele Buoniconti, considerato innocente fino a prova contraria. Il fatto è dimostrato anche dalle costanti visite presso la casa di Costigliole d'Asti dove il vigile del fuoco vive assieme ai quattro figli, distrutti come lui dalla perdita di Elena.

Lui stesso si è dichiarato sereno affermando di avere fiducia nella giustizia. C'è da aggiungere che le analisi sui poveri resti al momento sono solo all'inizio e non è escluso che a breve possano pervenire nuove determinanti rivelazioni.