Elena Ceste era scomparsa da casa il 24 gennaio del 2014, suo è il cadavere ritrovato pochi giorni fa nella campagna astigiana. Non ci sono dubbi: a dare la conferma sono le analisi sul DNA prelevato dal corpo.
Elena Ceste era sposata, aveva 4 bambini e faceva la casalinga. La mattina del 24 gennaio di quest'anno, alle 8.10, aveva chiesto al marito Michele Buoninconti - vigile del fuoco per professione - di recarsi a scuola per portare i loro figli spiegando di non sentirsi bene. L'uomo quindi era uscito per accompagnare i bambini a scuola ma al suo ritorno, alle 8.35, la casa era vuota. La moglie era scomparsa misteriosamente senza portare via nulla, non una valigia, non la giacca, neppure occhiali e telefonino. Niente. Le indagini delle forze dell'ordine erano state accurate e si erano spinte sino a Torino per una segnalazione, si erano occupate di ogni possibile pista, dietro ogni telefonata, indagando fra le conoscenze, la famiglia, il passato della coppia. Dalle investigazioni non era emerso niente.
Pochi giorni fa, sabato 18 ottobre, durante un lavoro di pulizia di un canale di campagna, un canale di scolo - a soli 2 chilometri dalla casa dei coniugi Buoninconti - il personale impegnato all'utilizzo della ruspa ha trovato i resti di un cadavere non identificabile in stato avanzato di decomposizione. Molte persone del luogo in quel momento hanno pensato si potesse trattare di un imprenditore di 52 anni scomparso molti mesi fa dalla propria abitazione oppure della signora Elena. Gli inquirenti hanno subito disposto l'esame del DNA per risalire all'identità del cadavere. "Al termine di specifiche analisi - spiegano i carabinieri dal comando provinciale di Asti - è stato riscontrato che il dna della signora Elena Ceste è compatibile con quello del cadavere ritrovato il 18 ottobre scorso ad Isola d'Asti in località Chiappa." Ora le indagini proseguono per accertare la causa di morte della signora Elena Ceste e chiarire se si sia trattato di suicidio oppure di un omicidio.