La trasmissione di ieri sera, Quarto Grado, in onda su Retequattro e condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandro Viero ha riservato, naturalmente, ampio spazio al caso Elena Ceste ed in particolar modo si è parlato dell'iscrizione sul registro degli indagati di Michele Buoninconti, 44 anni, marito della povera vittima. A questo proposito, la trasmissione ha mandato in onda un'intervista realizzata con il cognato di Elena Ceste, Danilo Pacelli, gestore di un bar a Torino.

L'uomo ha raccontato che Michele è sconvolto per quanto avvenuto nelle ultime ore, da quando cioè l'esame del DNA ha confermato che quel corpo ritrovato nei pressi dell'abitazione della coppia appartiene ad Elena Ceste. 'Continua a pensare ad Elena ed ha pianto per tutta la sera' - ha detto l'uomo che continua a sperare che il Buoninconti non c'entri nulla con la morte della moglie. 
Danilo Pacelli ha confermato tutta la propria fiducia nei suoi confronti anche se ribadisce che l'ipotesi del suicidio non l'ha mai convinto: a questo proposito, ricordiamo come il Pacelli, nei mesi scorsi, abbia menzionato un fantomatico 'persecutore' della donna che continuava a mandarle dei messaggi sul telefonino. 

Elena Ceste, omicidio o suicidio? Cresce l'attesa per i risultati dell'autopsia

La cosa che appare strana, ha continuato il cognato di Elena Ceste, è che quella stessa sera sono andati a cercarla, anche nei pressi del luogo dove poi è stato rinvenuto il cadavere, senza però trovare nessuna traccia. Il pensiero, infine, è per i quattro nipoti a cui 'non mancherà il massimo dell'affetto da parte nostra': sarà molto importante, dal punto di vista psicologico, cercare di aiutarli a superare l'enorme choc che, purtroppo, questa dolorosissima vicenda ha procurato.

Cresce intanto l'attesa per i risultati dell'autopsia sul corpo della povera Elena Ceste, autopsia che dovrebbe rivelare maggiori particolari riguardo alla sua misteriosa morte; si cercherà di entrare in possesso di altri elementi in grado di stabilire se si tratta di omicidio oppure di suicidio.
Intanto, c'è da sottolineare l'accusa mossa proprio dalla trasmissione 'Quarto Grado' nei confronti de 'La vita in diretta', in onda su Raiuno, per aver trasmesso delle immagini che appartenevano in esclusiva alla rubrica Mediaset.