Nelle indagini sulla scomparsa di Elena Ceste è emerso un nuovo indizio che potrebbe essere la chiave per svelare se si è trattato di suicidio o di omicidio. Non è il momento di accelerare con le associazioni dei reperti ai fatti, ma nei giorni scorsi sono state pubblicate delle fotografie di un telo verde ritrovato accanto ai resti della donna lo scorso 18 ottobre. E, come diretta conseguenza, investigatori e programmi televisivi si sono precipitati nelle serre delle marito di Elena Ceste, Michele Buoninconti, pronti a verificare l'eventuale "buco" nei teli della sua serra per proteggere le colture da gelo e grandine.

Una lettura più attenta del reperto trovato consiglia di verificare, innanzitutto, se si tratta di un telo di plastica oppure in tela o stoffa. Presumibilmente potrebbe trattarsi di un lenzuolo che spesso è utilizzato nelle serre, per trasportare la terra o per coprire le piante. Ma la domanda che tutti si fanno è questa: il corpo di Elena Ceste è stato trasportato con questo telo?

Per il momento, sappiamo di certo che questo telo è stato messo da parte dagli investigatori insieme ad altri oggetti ritrovati vicino al corpo. Ciò significa che il telo è considerato importante ai fini dell'indagine perché potrebbe essere servito o per avvolgere il corpo della povera Elena Ceste oppure per coprirlo o semplicemente per occultarlo.

Telo vicino al corpo di Elena Ceste: le altre ipotesi

Un agricoltore della zona, ai microfoni del Tg1, ha comunque spiegato che questi teli sono utilizzati anche nei bordi dei canali per drenare, ovvero per isolare gli agenti chimici utilizzati nei vivai e nelle piantagioni delle campagne intorno a Isola D'Asti. E non stiamo parlando di campagne incolte, ma di una zona dove nei campi avviene costantemente una semina di vari tipi di piante.

Ciò vuol dire che i contadini della zona vi hanno accesso e, quindi, potrebbero aver notato qualcosa, compreso il mancare di un pezzo di telo ai bordi di qualche canale della zona. Nelle ipotesi che si stanno facendo, il telo ritrovato potrebbe essere anche uno scarto di questo meccanismo di drenaggio. A poche centinaia di metri dal ritrovamento del corpo, tra l'altro, c'è un vivaio attraversato da un canale simile a quello nel quale sono stati ritrovati i resti di Elena Ceste: all'interno di questo corso d'acqua è situato un telo che potrebbe essere dello stesso tipo di quello ritrovato vicino al corpo della donna.

Ma questo dovranno stabilirlo le indagini. Le considerazioni sul telo portano, alla fine, a due possibili scenari: il telo potrebbe avere un ruolo fondamentale nelle indagini se è stato utilizzato per avvolgere, trasportare, occultare il corpo di Elena Ceste, ma potrebbe avere anche scarsa rilevanza investigativa nel caso in cui quello ritrovato vicino al corpo sia uno scarto trasportato dalla corrente del canale.