Continuano i rilievi sulla scena del crimine dove è stato recuperato il corpo della madre di Costigliole d'Asti Elena Ceste e va detto che piano piano gli investigatori stanno mettendo insieme tasselli utili a ricomporre il puzzle legato alla morte della donna.



La notizia, molto importante, di oggi è che è stato individuato in zona un telo agricolo che sarebbe stato usato allo scopo di occultare durante il trasporto il corpo dell'analista chimica torinese di 37 anni che viveva col marito Michele Buoninconti e i loro 4 figli, apparendo però negli ultimi tempi un po' depressa e giù di corda.

A questo punto il primario sospetto è che si spiega perché i cani molecolari nel corso dei loro test si fermano davanti al cancello dei Buoninconti/Ceste: la donna potrebbe essere stata uccisa in casa o addirittura nel cortile, poi avvolta nel telo agricolo, nascosta in auto, verosimilmente all'interno del bagagliaio, e successivamente trasportata nel tristemente famoso canale di scolo nei pressi della ferrovia. Un canale, ricordiamolo, col livello dell'acqua particolarmente basso, davvero un luogo poco adatto a un suicidio peraltro da compiersi in orario mattutino e per giunta nudi.

I casi sono due: o Elena Ceste era impazzita o non si è suicidata: è stata al contrario uccisa da un uomo che ha nascosto con cura e abilità il suo corpo.

Da questo ad affermare che l'assassino è il marito, Michele Buoninconti, che continua a gridare la propria innocenza, ce ne passa, ma se ad esempio sul telo fossero trovate sue impronte il quadro generale si aggraverebbe non poco per il vigile del fuoco di origini campane che chiedeva con insistenza alla moglie, in epoca di grande crisi economica e sociale, di dargli un quinto figlio.





Il telone citato è di quelli che sono utilizzati in campagna per preservare i campi seminati dalla grandine.



Elena Ceste
sparì nel nulla il 24 gennaio 2014. Rincasato dopo aver condotto i figli a scuola il marito non la trovò in casa.



Sotto i rovi, nel canale, il suo corpo aveva una postura particolare, non spontanea. Qualcuno deve averlo manipolato per nasconderlo meglio.

Bisogna ora capire perché le ossa del collo non sono presenti e viene quindi anche il dubbio che si sia cercato di nascondere i segni di uno strangolamento, credibile soprattutto se gli esami tossicologici daranno un esito negativo, perché solo uno stato della coscienza profondamente alterato potrebbe spiegare la folle decisione di uscire di casa nuda e senza gli occhiali da vista in un mattino con molta foschia.