Ricoverato lo scorso giovedì in Germania, l'ufficiale medico sudanese dell'ONU, 56 anni, è deceduto nell'ospedale di Lipsia. Il paziente era stato trasportato con un volo speciale attrezzato per l'evenienza. I dottori del Saint Georg, che si sono occupati delle cure, hanno definito le condizioni del Dipendente ONU stabili, ma estremamente gravi. L'uomo era in degenza presso uno speciale reparto di malattie infettive e tropicali, posto nell'immediato in isolamento e curato secondo il protocollo vigente per l'Ebola.

È il terzo contagio preso in carica in Germania, gli altri due, rispettivamente un medico ugandese e l'altro dimesso dopo cinque settimane di cure all'ospedale di Amburgo era un esperto senegalese dell'Oms.

I casi sotto osservazione per il contagio di ebola sembrano rientrare, infatti, per quanto riguarda l'uomo ricoverato a Bruxelles non si tratterebbe di ebola in quanto lo stato febbrile è rientrato nella norma. Ad ogni modo si attendono gli esiti dei test effettuati sul paziente in giornata. Anche a Bergamo sarebbe rientrato lo stato di allarme, di fatti, il paziente albanese è risultato non aver contratto la febbre emorragica, si sta comunque cercando di scoprire l'origine dei malori che presenta. Ricostruito, per motivi di sicurezza, il tragitto che il paziente ha percorso con l'aereo.

Per quanto riguarda il caso dell'infermiera di Dallas che curò il paziente zero, Eric Duncan, il direttore dei Centers for Disease Control and Prevention, dichiara che le condizioni della donna sono al momento clinicamente stabili.

Riferendosi alle sue dichiarazioni precedenti, che riguardavano, secondo il dottore, un contagio a causa della violazione del protocollo di sicurezza, si scusa dicendo che al momento non è a conoscenza di come la donna abbia contratto l'Ebola. Nina Pham ventiseienne si è laureata alla Texas Christian University. La Sihuan Pharmaceutical Holdings Group Ltd, azienza farmaceutica cinese, sta puntando all'approvazione accelerata del farmaco anti ebola che potrebbe arrivare a fine anno.