Ancora non sciolto al 29 ottobre 2014 il rebus legato alla scomparsa di Elena Ceste, svanita nel nulla la mattina del 24 gennaio 2014, con modalità assolutamente stravaganti e, diciamolo francamente, poco credibili, visto che la signora sarebbe uscita di casa completamente nuda. Il che francamente è un po' troppo, in pieno inverno, per passare inosservati e porre in essere un maldestro tentativo di suicidio, anche se gli inquirenti si sono a lungo soffermati su tale ipotesi dato che appariva da tempo depressa.
I suoi vestiti sarebbero stati collocati in giardino anzi, per la precisione, parte in cortile e parte davanti al cancello di casa.
Il marito afferma di averli presi e messi in macchina. Gli inquirenti fanno notare che la sua condotta è sospetta: avrebbe dovuto lasciarli dove li aveva trovati per non alterare il corso delle indagini. Naturalmente questa azione non è una prova perché può essere spiegata con l'inevitabile agitazione del momento. C'è molta umidità il 24 gennaio 2014 eppure gli indumenti sono misteriosamente asciutti. Gli esperti li stanno esaminando con cura.
C'è molto nervosismo in casa Buoninconti in questi giorni ma dopo il ritrovamento del cadavere è del tutto normale. Uno dei parenti ha perfino rischiato, per l'evidente nervosismo e nella fretta di defilarsi, di urtare una cronista con l'auto. Il legale di famiglia chiede ai media di non pressare troppo per avere informazioni ma naturalmente il diritto/dovere di cronaca non può essere limitato più di tanto.
Il mistero dei suoi occhiali
Resta anche da mettere a fuoco il particolare degli occhiali da vista di Elena Ceste, che resteranno uno dei principali ricordi per i suoi familiari e in particolare per i figli. Come mai non li aveva con sé? Per quale motivo una persona dovrebbe uscire di casa senza la possibilità di vedere normalmente e dunque esponendosi al rischio di inciampare in una giornata di foschia?
In effetti senza occhiali (Elena Ceste era molto miope) c'era la possibilità di scivolare e cadere in un fosso, ma perché privarsi volontariamente dei vestiti? In nome di quale misterioso rituale? Torna insomma attuale anche l'ipotesi di una misteriosa setta religiosa o addirittura satanica nella quale Elena Ceste potrebbe essersi imbattuta magari durante le ore che quotidianamente dedicava alla navigazione in Rete.
Come ricorderete residui di mani e piedi della donna sono stati trovati a una certa distanza dal corpo e non è certamente un particolare facilmente spiegabile.
Trapela in queste ore che si è ipotizzato che Michele Buoninconti istigasse al suicidio Elena Ceste. Era però solo un'ipotesi investigativa caduta dopo i primi rilievi effettuati succesivamente al rinvenimento del corpo della sfortunata madre di quattro figli. È evidente che qualcuno ha nascosto con cura e abilità il cadavere sotto gli arbusti e dunque l'ipotesi è ora di una morte violenta con successivo occultamento.
Altra domanda senza risposta è: come mai gli investigatori che setacciarono la zona dopo la denuncia della scomparsa non trovarono il corpo?
Forse è stato portato lì solo successivamente, quando le acque si erano un po' calmate? Anche questa è un'ipotesi da prendere in debita considerazione mentre come si è detto l'ipotesi del suicidio al 29 ottobre 2014 è caduta.