Proprio qualche giorno fa il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha registrato diversi matrimoni gay in risposta alla circolare del Ministro degli interni Angelino Alfano rivolta ai Prefetti affinchè ne sancissero l'annullamento. Quest'ultimo ha commentato gli atti del primo cittadino della capitale bollandoli come semplici autografi senza alcun valore ufficiale. In Parlamento è comunque in corso una discussione che potrebbe portare al riconoscimento delle unioni civili anche in Italia, al fine di colmare una lacuna legislativa del tutto italiana, che ci vede indietro rispetto a quasi tutti gli altri Paesi europei.
Certo, quando si va nelle grandi capitali europee si vedono circolare tranquillamente gay mano per la mano, i quali si scambiano baci e abbracci alla luce del sole. Al punto che non è difficile trovare le differenze con la nostra situazione. Si pensi a Madrid, Berlino, Parigi o Londra. Sebbene un recente episodio capitato in quest'ultima grande metropoli non faccia pensare proprio all'emancipazione…
Due ragazzi gay ventenni si trovavano sul bus e si sono scambiati un bacio. A quel punto il conducente li ha insultati e li ha invitati a scendere. Avrebbe detto che si trovavano sul suo autobus e certe scene gli facevano schifo: «È il mio bus, sono le mie regole e io non voglio vedere certe cose.
È disgustoso. Scendete». I due ragazzi increduli hanno raccontato l'episodio all'Evening Standard (a riportare la notizia in Italia è La Stampa) e la società dei trasporti londinese, la Transport for London, si è giustificata in una nota, affermando che «Tutti i clienti hanno il diritto di usare il servizio senza aver paura di subire abusi, comportamenti offensivi sono completamente inaccettabili».
Promettendo che faranno luce sul caso e molto probabilmente sospenderanno il conducente.
Episodi del genere in Italia li avremmo considerati purtroppo normali, essendo il nostro un Paese ancora arretrato e bigotto su certe argomentazioni (la diatriba tra le istituzioni citata nell'incipit la dice tutta). Ma quando capitano a Londra, patria delle libertà e dell'emancipazione, che ha ispirato tanti artisti ribelli e anti-convenzionali, fa un certo effetto.