Si sono svolti stamattina i funerali di Domenico Eredità, uomo di cinquant' anni originario di Afragola, che si è tolto la vita lunedì scorso perché non riusciva a trovare lavoro da due anni. L'uomo, infatti, da due anni versava in condizioni economiche disastrate, dal momento che lavorava solo saltuariamente, come muratore, per una paga comunque misera che non gli consentiva di assicurare il necessario alla sua famiglia. Prima di compiere il tragico gesto di togliersi la vita impiccandosi nell' appartamento di Casalnuovo nel quale risiedeva con moglie e prole, ha lasciato scritto un biglietto indirizzato principalmente alle sue due figlie nel quale spiegava le motivazioni che lo hanno indotto a suicidarsi.

Il lavoro che non riusciva a trovare, nonostante lo cercasse quotidianamente con ostinazione, e una famiglia che non riusciva a sostenere erano per lui fonte di grandissima sofferenza, culminata poi con quel laccio stretto intorno alla gola. Ancora una volta, quindi, è la crisi lavorativa a determinare una vittima materiale ed altre tre emotive, perché adesso per la moglie e le due figlie inizierà un periodo ancora più nero di quello precedente.

Al termine del corteo funebre, Don Massimo, parroco della chiesa San Giorgio ad Afragola, ha omaggiato il defunto ricordandolo in modo particolare per la sua devozione alla famiglia, per il suo carattere chiuso e riservato, e per il suo notevole spirito di sacrificio, menzionando come l'uomo era solito accompagnare la figlia in chiesa con i panni ancora sporchi per il lavoro e scusarsi col parroco per quell'inconveniente estetico.

"Domenico è stato rimasto solo, in gravi difficoltà. Non c'è più solidarietà e non ci aiuta più a vicenda. Questo valore è stato perso di vista", così il parroco spiega una delle tante cause che hanno portato al gesto suicida, sottolineando anche come in tutta la zona periferica di Napoli esistano tantissimi altri casi di lavoratori manuali in stato di disoccupazione, con famiglia a carico e che non riescono a trovare il modo per portarla avanti.