Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha oggi presieduto una riunione del Consiglio Supremo di Difesa. Il Presidente si dice preoccupato per la situazione in Siria e per le minacce ad Italia ed Europa da parte dei combattenti jihadisti dell'Isis. La situazione rende necessario un intervento continuo ed organizzato, da organizzare non solo internamente a livello nazionale, ma anche in modo organizzato ed internazionale, insieme ad altri paesi alleati nella lotta contro questo nuovo gruppo terroristico. La preoccupazione principale riguarda la capacità dei terroristi di fare propaganda, anche attraverso i nuovi media, alla ricerca dei cosiddetti foreign fighters.
Situazione in Siria
Mentre i terroristi assediano Kobane in Siria, circondano Bagdad e Amriyat al-Falluja in Iraq, la Turchia dice inizialmente no alla Nato per quanto riguarda l'utilizzo delle basi militari ma poi ci ripensa e si dice disponibile. Il Presidente americano Barack Obama dovrebbe raggiungere un accordo con Ankara a breve. Per il momento gli aerei Nato monitorano la situazione senza attaccare, dopo aver bombardato 20 insediamenti durante i 18 raid effettuati da inizio settimana. E' di pochi giorni fa l'uscita di una rivista online, Dabiq, in cui l'Isis minaccia l'Italia e l'Occidente in generale. La copertina riporta una bandiera nera su piazza San Pietro a Roma.
Videoconferenza tra i Premier europei ed Obama
Prevista per oggi una videoconferenza tra i Premier europei ed il Presidente americano Obama. Saranno collegati Matteo Renzi (Italia), Francois Hollande (Francia), Angela Merkel (Germania) e David Cameron (Regno Unito). Gli argomenti all'ordine del giorno saranno lotta al terrorismo, emergenza Ebola e situazione in Ucraina. Obama ha già dichiarato che la lotta all'Isis non avrà veloce risoluzione e che al momento siamo ancora ad una fase iniziale delle operazioni militari. L'Isis non è presente soltanto in medio-oriente, ma espande le sue radici con propagande politiche sui social network, nei giorni scorsi ha anche minacciato di morte i dirigenti di Twitter, disturbati dal vedersi bloccare gli account utilizzati a scopi terroristici.